È durissima la reazione del governo canadese dopo che Stellantis ha annunciato che sposterà negli Stati Uniti la produzione della Jeem Compass, di prossima generazione, che originariamente era prevista nella città di Brampton, nella Provincia dell'Ontario.
Stellantis sposta in Usa, dal Canada, la produzione della Jeep: Ottawa minaccia di citarla in giudizio
A Stellantis il ministro canadese dell'Industria, Mélanie Joly, ha chiesto che ''rispetti i suoi obblighi derivanti dai miliardi di dollari di assistenza finanziaria che sono stati concessi negli ultimi decenni". La richiesta è contenuta in una letetra che il ministro ha inviato all'Amministratore delegato della casa automobilistica Antonio Filosa.
Stellantis ha dichiarato che investirà 13 miliardi di dollari nelle sue operazioni a sud del confine e che, come parte della decisione, il veicolo Jeep sarà assemblato in uno stabilimento in Illinois. Questa decisione è inaccettabile, ha detto il ministro Joly nella sua lettera, datata 15 ottobre, di cui Radio-Canada ha reso noto il contenuto.
Spostare la costruzione del modello Jeep Compass negli Stati Uniti metterebbe a repentaglio il futuro di Brampton e dei suoi lavoratori sindacalizzati, ha detto Joly. Stellantis, ha scritto ancora il ministro, ''ha concordato con il governo del Canada e la provincia dell'Ontario di mantenere la sua piena presenza in Canada, anche a Brampton, in cambio di un sostanziale sostegno finanziario. Il mancato rispetto di questo impegno sarà considerato una violazione dei nostri accordi''.
''Se Stellantis sceglie di non adempiere ai propri obblighi, agiremo nell'interesse di tutti i canadesi e riterremo l'azienda pienamente responsabile, ed eserciteremo tutte le opzioni, compresi i rimedi legali", ha dichiarato il ministro nella sua lettera.
Infine, Mélanie Joly ha chiesto a Stellantis di ''trovare rapidamente nuovi mandati per mantenere il suo stabilimento di Brampton e di onorare i suoi contratti con i fornitori canadesi''. L'annuncio di Stellantis arriva mentre il settore automobilistico canadese è soggetto ai dazi statunitensi.
In una dichiarazione di martedì, Stellantis, che comprende i marchi automobilistici Jeep, Chrysler, Citroen, Alfa Romeo e Peugeot, ha dichiarato che l'investimento di 13 miliardi di dollari negli Stati Uniti le consentirà di lanciare cinque nuovi veicoli, creare 5.000 nuovi posti di lavoro negli stabilimenti in Illinois, Ohio, Michigan e Indiana, oltre ad aumentare la produzione del 50%.
Lo stabilimento di Brampton, che assemblava la Dodge Charger, la Dodge Challenger e la Chrysler 300, era stato chiuso nel 2024 per essere sottoposto a una modernizzazione in preparazione dell'assemblaggio della prossima generazione di Jeep Compass. A febbraio, il produttore aveva messo tutto in attesa.
Reagendo all'annuncio dello spostamento della produzione della Jeep Compass, il sindaco di Brampton Patrick Brown ha dichiarato che si tratta di una "battuta d'arresto" da parte della casa automobilistica. Questo annuncio è scoraggiante per le migliaia di dipendenti qualificati e formati che hanno dato così tanto all'industria, ha detto.
Il premier dell'Ontario, Doug Ford, uno dei più duri contestatori delle politiche tariffarie del presidente americano Trump, da parte sua, ha dichiarato di aver parlato con Stellantis per esprimere il suo disappunto per la sua decisione di dare priorità agli investimenti negli Stati Uniti. Ford ha anche detto di aver parlato con il sindacato Unifor per ribadire il suo sostegno ai lavoratori.
Il primo ministro canadese Mark Carney ha detto che Ottawa sarà sempre lì per sostenere i lavoratori dell'industria automobilistica canadese, che sono i pilastri dell'economia canadese.
In collaborazione con il governo dell'Ontario e il sindacato Unifor, Ottawa metterà in atto misure per proteggere i lavoratori di Stellantis e creare nuove opportunità per loro a Brampton e nella regione, ha aggiunto in un comunicato.