L'indice dei prezzi al consumo (IPC) in Spagna si è attestato al 2,9% su base annua a dicembre, un decimo in meno rispetto a novembre, principalmente a causa del calo dei prezzi del carburante.
Secondo l'indicatore preliminare pubblicato oggi dall'Istituto nazionale di statistica (INE), oltre ai carburanti, l'aumento minore dei prezzi del tempo libero e della cultura ha influenzato l'aumento complessivo, mentre i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche sono aumentati più di quelli registrati a dicembre dell'anno scorso.
Spagna: calo dei prezzi dei carburanti lima l'inflazione, a dicembre è al 2,9% su base annua
Con questo tasso di dicembre, l'inflazione chiude l'anno con una media del 2,7%, secondo il Ministero dell'Economia, che aggiunge che questo tasso medio è inferiore di un decimo rispetto a quello del 2024, "permettendo alle famiglie di continuare a recuperare potere d'acquisto".
I prezzi hanno iniziato l'anno con un tasso annuo del 2,9% e sono saliti al 3% a febbraio, prima di moderarsi nei mesi successivi al 2% a maggio, il minimo annuo, dopodiché hanno iniziato a rimbalzare fino a raggiungere il 3,1% a ottobre, il tasso più alto dalla metà del 2024.
Negli ultimi due mesi dell'anno, la tendenza si è leggermente attenuata, attestandosi al 2,9%.
Per quanto riguarda l'inflazione di fondo (esclusi i prodotti alimentari non trasformati e i prodotti energetici), il tasso è rimasto al 2,6%.
"L'inflazione di fondo media nel 2025 scende al 2,3%, rispetto al 2,9% del 2024, in linea con l'obiettivo della Banca centrale europea (BCE)", ha aggiunto il Ministero dell'Economia nella sua valutazione dei dati sull'inflazione.
I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto a novembre.
Per quanto riguarda l'indicatore armonizzato, l'IPCA, a dicembre il tasso di variazione annuale è diminuito di due decimi, attestandosi al 3%, mentre il tasso di base è stato del 2,8% e la variazione mensile dello 0,3%.
I dati definitivi, così come i dettagli per gruppo, saranno pubblicati il 15 gennaio.