La rivoluzione dello scontrino fiscale è iniziata. Con l’approvazione della Risoluzione in Commissione 7-00286, presentata da Fratelli d’Italia alla Commissione Finanze della Camera, si apre la strada alla progressiva dematerializzazione dello scontrino cartaceo. Un cambiamento destinato a incidere profondamente sulle abitudini di consumatori ed esercenti, con importanti risvolti ambientali, tecnologici e fiscali.
Addio agli scontrini di carta nei negozi per chi paga con il Pos: verso una rivoluzione digitale e green
Oggi, grazie ai registratori di cassa telematici, i corrispettivi vengono trasmessi in tempo reale all’Agenzia delle Entrate. Lo scontrino cartaceo, un tempo strumento essenziale per la lotta all’evasione fiscale, è ormai ridotto a semplice documento commerciale utile solo al cliente per garanzie o resi. L’obiettivo della risoluzione è chiaro: eliminare l’obbligo di stampa per i pagamenti digitali, lasciando comunque al consumatore la possibilità di richiederlo in forma cartacea.
C’è anche un forte motivo ambientale. Gli scontrini sono stampati su carta termica non riciclabile, che contiene additivi chimici dannosi e comporta consumi elevati di acqua ed energia. Come ricordato dal relatore della risoluzione, il deputato Saverio Congedo, si tratta di “milioni di scontrini stampati ogni giorno che finiscono nei rifiuti”. Una situazione insostenibile che si può cambiare, grazie alla tecnologia, senza sacrificare la funzionalità del documento fiscale.
La proposta parlamentare, approvata senza voti contrari il 17 giugno 2025 sotto la presidenza di Marco Osnato, prevede un percorso graduale:
- Dal 1° gennaio 2027: obbligo di scontrino digitale nella grande distribuzione.
- Dal 2028: estensione agli esercizi con volumi d’affari superiori a una soglia da definire.
- Dal 2029: coinvolgimento di tutti gli altri esercenti, compresi i piccoli negozianti.
- Dal 2026 sarà inoltre obbligatorio collegare il Pos al registratore telematico, rendendo di fatto inutile la stampa cartacea per ogni pagamento elettronico.
La risoluzione cita esempi virtuosi come Francia e Stati Uniti, dove lo scontrino cartaceo è già facoltativo. Tuttavia, va precisato che non si tratta ancora di una legge, ma di un atto di indirizzo parlamentare. Sarà il governo Meloni, in particolare il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, a tradurre questa linea in provvedimenti normativi concreti. Considerato che la proposta arriva dalla maggioranza, l’adozione è altamente probabile.
Il nuovo scontrino sarà inviato via email, sms o app. L’esperienza d’acquisto sarà più snella e sostenibile. In prospettiva, anche i pagamenti in contanti verranno coinvolti: dal 2027 il cartaceo dovrebbe sparire del tutto, lasciando spazio a un documento digitale universale, facilmente consultabile online.
Secondo Congedo, si tratta di “un grande segnale di attenzione ambientale e di sano utilizzo dell’innovazione tecnologica”, destinato a semplificare la vita a cittadini e imprese, abbattere i costi e promuovere una piena digitalizzazione del sistema fiscale italiano.