Economia

Salone del Mobile, al via la 63esima edizione con oltre 2.100 espositori da 37 Paesi

Redazione
 
Salone del Mobile, al via la 63esima edizione con oltre 2.100 espositori da 37 Paesi

Al via oggi la 63esima edizione del Salone del Mobile, appuntamento di riferimento internazionale per il design e l’arredo, che quest’anno vede la partecipazione di oltre 2.100 espositori provenienti da 37 Paesi e supportati da più di 67.000 allestitori.

 

Salone del Mobile, al via la 63esima edizione con oltre 2.100 espositori da 37 Paesi

 

Alla cerimonia ufficiale di apertura hanno preso parte il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il vicepresidente vicario di Fondazione Fiera Milano Davide Corritore, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, la presidente del Salone del Mobile Maria Porro e il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin. Giuseppe Sala ha annunciato che sono attesi a Milano circa 800.000 visitatori attratti sia dal Salone che dal ricchissimo programma del Fuori Salone. Attilio Fontana ha sottolineato come il Salone del Mobile collochi Milano e la Lombardia al centro dell’attenzione mondiale, definendolo un evento eccezionale capace di rafforzare la competitività dell’intero Paese e di valorizzare il potenziale delle imprese italiane rivolgendo poi un invito alla fiducia nonostante le complessità dello scenario attuale, dichiarando che sarà necessario affrontare le difficoltà e aprirsi a nuovi mercati, ma ribadendo che occorrerà farlo insieme, uniti nella stessa visione.

 

Quest’anno, i padiglioni sono allestiti «secondo una nuova struttura partita nel 2022 e divenuta di anno in anno sempre più funzionale», racconta il direttore manifestazioni Andrea Vaiani. «I nuovi percorsi sono meno stancanti per il pubblico e, secondo un test che abbiamo fatto l’anno scorso con l’università di Losanna, consentono un aumento della memorizzazione dei brand del 50 per cento, un dato rilevante». Adesso è molto più facile orientarsi: «Il sondaggio sul gradimento che facciamo a fine manifestazione, l’anno scorso è stato del 95 per cento», conclude Vaiani.

 

Luce protagonista della nuova edizione, alla quale è ispirato anche il programma culturale: in città, con le installazioni di Es Delvin e Bob Wilson alla Pinacoteca e al Castello, e a Rho, tra i padiglioni 22-24, dove è protagonista «La dolce attesa» del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, installazione già sold out perché visitabile soltanto da due persone per volta.

L’attesa è quella di un responso medico, che può essere molto angosciante: «La nostra sala d’attesa vuole essere un’altra cosa - afferma il regista premio Oscar-. Non ti costringe a star fermo, ma ti lascia andare. Un piccolo viaggio, come da bambini, su giostre rassicuranti». Ad accogliere i visitatori un lungo corridoio buio dove, attraverso delle feritoie, si può sbirciare l’installazione. Poi, due per volta, si prende l’ascensore e, accolti da infermieri, che in realtà sono attori del Piccolo Teatro, si entra in una lunga sala rettangolare: ci si sdraia su due grandi poltrone che si muovono e percorrono tutta la stanza, passando di fianco «a quello che noi chiamiamo caleidoscopio con all’interno la riproduzione, in grande, di un cuore vero» spiega la scenografa Margherita Palli. Alla fine, gli infermieri che danno il referto, ovvero una cartolina con una frase di Sorrentino

A rendere più forte l’esperienza, che dura poco più di un minuto, la colonna sonora di Max Casacci (chitarrista anima dei Subsonica) con i battiti di un cuore che pulsa. «Ho reso la luce inseparabile dalla scena: l’idea è di creare la luce giusta tanto che poi le persone se ne dimentichino considerandola un tutt’uno con quello che vedono», spiega il designer delle luci Pasquale Mari. 

 

Tra le attrazioni che si preannunciano di maggior richiamo, Villa Heritage dell’architetto Pierre Yves Rochon, una villa di lusso con tanto di giardino, vero, allestita in modo sontuoso e scenografico, tra lampadari di cristallo, tappeti, divani, pezzi d’arte, mobili d’antan. Qui c’è anche la sala musica con un’arpa settecentesca e un pianoforte di design: in programma concerti dal vivo aperti al pubblico. Altre novità: il Forum di Euroluce in scena a «The forest of space» di Sou Fujimoto, una spettacolare arena di legno, con al centro un megaschermo, che ospita talk e incontri con esperti del settore come l’artista Bob Wilson ma anche con personaggi come Stefano Mancuso, neurobiologo delle piante. Sabato e domenica la Fiera si aprirà anche al grande pubblico: questi giorni invece sono dedicati agli addetti del settore.

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