Economia
Inflazione stabile a settembre, rallentano alimentari freschi e trasporti
Redazione

A settembre 2025 l’inflazione italiana si mantiene stabile al +1,6% su base annua, lo stesso livello registrato ad agosto. Lo certificano le stime preliminari diffuse dall’Istat, secondo cui l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) segna un calo dello 0,2% su base mensile.
Inflazione stabile a settembre, rallentano alimentari freschi e trasporti
Il quadro resta dunque di equilibrio, ma con dinamiche differenti tra i vari comparti. Gli energetici regolamentati, come luce e gas nel mercato tutelato, accelerano dal +12,9% al +14%, mentre quelli non regolamentati riducono la flessione dal -6,3% al -5,2%, complice il ridimensionamento dei cali di benzina e gasolio. Per contro, i beni alimentari mostrano segnali contrastanti: gli alimentari lavorati crescono dal +2,7% al +3%, mentre quelli non lavorati, come frutta e verdura, rallentano dal +5,6% al +4,8%.
Il cosiddetto “carrello della spesa”, che include alimentari, prodotti per la casa e la cura della persona, si attesta a +3,2% annuo (era +3,4% ad agosto). La dinamica dei prezzi dei servizi, in particolare quelli legati ai trasporti, segna una frenata, il settore passa dal +3,5% al +2,4% su base annua, con un netto calo congiunturale del -3,3%. A incidere è soprattutto il trasporto aereo passeggeri, che crolla del 22,6% rispetto al mese precedente, parzialmente compensato dall’aumento dei trasporti marittimi (+11,1% tendenziale).
L’“inflazione di fondo” - al netto di energetici e alimentari freschi - resta stabile al +2,1%, confermando un andamento moderato. In rallentamento anche l’inflazione al netto dei soli beni energetici, scesa dal +2,3% al +2,1%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che consente il confronto a livello europeo, registra invece un’accelerazione: +1,3% su base mensile per effetto della fine dei saldi estivi e +1,8% su base annua, in crescita rispetto al +1,6% di agosto.