Il mercato residenziale italiano prosegue con passo deciso il suo percorso di consolidamento dei valori. Secondo l’ultima rilevazione condotta dall’Ufficio Studi del portale immobiliare idealista, nel mese di aprile i prezzi delle abitazioni usate hanno registrato un aumento dello 0,8% su base mensile, portando la media nazionale a 1.815 euro al metro quadro.
Prezzi case usate ancora in crescita ad aprile (+0,8%). Milano supera 5mila euro/m²: nuovo massimo storico
Un andamento congiunturale che conferma una dinamica positiva estesa a un’ampia porzione del territorio italiano. Guardando ai comuni capoluogo, la dinamica rialzista ha interessato ben il 68% di essi nel corso del mese. I rincari mensili più marcati si sono osservati in centri come Rovigo (+4,5%), Lodi (+3,1%) e Como (+2,7%). Anche tra i grandi mercati italiani si registrano aumenti, sebbene più contenuti: Venezia (+2%), Milano (+1,8%), Firenze (+1,7%), e Roma e Palermo (entrambe con un incremento dell’1,2%). Prezzi stabili, invece, in città come Napoli, Messina e Barletta.
Sul fronte dei prezzi unitari assoluti, Milano si conferma indiscusso leader del mercato immobiliare residenziale, raggiungendo un nuovo massimo storico di 5.073 euro al metro quadro. Nella top ten delle città più care figurano anche Venezia (4.651 euro/m²), Bolzano (4.612 euro/m²), Firenze (4.460 euro/m²), Roma (3.163 euro/m²) e Napoli (2.712 euro/m²). In coda alla classifica, rappresentando i mercati più accessibili per chi intende acquistare un immobile, si posizionano Caltanissetta (692 euro/m²), Ragusa (721 euro/m²) e Biella (779 euro/m²). Il quadro regionale evidenzia una netta prevalenza di aree in crescita: sono 13 le regioni che registrano rialzi mensili nei prezzi, contro sole 3 in flessione (Basilicata, Molise, Puglia), mentre 4 (Calabria, Umbria, Sicilia e Sardegna) mostrano valori stabili.
Le performance migliori in termini di aumento mensile si riscontrano in Lombardia (+2,1%), Valle d’Aosta (+1,4%), Trentino-Alto Adige (+1,2%) e Toscana (+1%). Altri incrementi, seppur più contenuti e al di sotto della media nazionale dello 0,8%, vanno dallo 0,7% del Lazio allo 0,1% dell’Abruzzo.
Dal lato opposto, si rilevano ribassi limitati in Basilicata (-0,7%), Molise (-0,4%) e Puglia (-0,1%). Per quanto riguarda i valori unitari medi per regione, il Trentino-Alto Adige si conferma l'area con il prezzo al metro quadro più elevato (3.117 euro/m²). Seguono Valle d’Aosta (2.576 euro/m²), Liguria (2.467 euro/m²) e Toscana (2.361 euro/m²). Anche Lombardia (2.212 euro/m²), Lazio (2.115 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.831 euro/m²) registrano valori superiori alla media nazionale. Con i suoi 910 euro di media, la Calabria si conferma la regione più economica per l’acquisto di un immobile in Italia.
Su scala provinciale, il trend positivo si consolida ulteriormente: ben 69 province su quelle analizzate registrano aumenti nei valori al metro quadro nel mese di aprile. Spiccano le performance mensili di Sondrio (+3,4%), Milano (+2,4%) e Vercelli (+2,2%). Tra le province in crescita figurano anche le aree dei principali mercati metropolitani italiani, con aumenti a Firenze (+1,9%), Roma (+1%), Venezia (+0,7%), Napoli (+0,6%), Bari (+0,2%) e Palermo (+0,1%).
Tra le province in calo, le flessioni mensili più significative si osservano a Isernia (-2,5%), Nuoro (-2%) e Salerno (-1,4%). Valori stabili si registrano infine in dieci aree, tra cui la provincia di Torino. Infine, per quanto concerne le quotazioni unitarie provinciali assolute, Bolzano resta l'area con il prezzo al metro quadro più alto d’Italia (4.522 euro/m²). Seguono Milano (3.547 euro/m²) e Lucca (3.179 euro/m²). I valori unitari superiori alla media nazionale (1.815 euro/m²) si estendono a 29 province, con Savona (3.104 euro/m²) e Verbano-Cusio-Ossola (1.822 euro/m²) a delimitare approssimativamente l'intervallo superiore e inferiore di questo gruppo. Sul versante opposto, confermandosi le aree più accessibili per l'acquisto, si trovano Biella (622 euro/m²), Caltanissetta (651 euro/m²) e Isernia (714 euro/m²).