Economia

Il buono, il brutto e il cattivo

César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management
 

Sebbene la Fed abbia espresso, nel modo più chiaro fino a questo momento, l’intenzione di iniziare a tagliare i tassi a settembre, il mercato azionario statunitense è stato spaventato dai dati economici deboli (sia per l’attività manifatturiera che per l’occupazione).  Le proiezioni fiacche, un taglio dei dividendi da parte di una impresa tecnologica di alto profilo e la chiara inversione dell’entusiasmo degli investitori circa i produttori di chip hanno fatto perdere all’S&P 500[i] il 2% la scorsa settimana (in USD) e al Nasdaq[ii] il 3,3% (in USD). Quest’ultimo indice è sceso dell’11% dal suo più recente massimo del 10 luglio. È interessante notare che, nonostante il calo dei tassi degli US Treasury della scorsa settimana, le small cap - che avevano goduto dei favori degli investitori grazie alla rotazione in uscita dalle imprese tecnologiche - hanno subìto un forte calo la scorsa settimana, e il Russell 2000[iii] ha perso il 6,7% (in USD). Altrove, l’inasprimento della politica da parte della Bank of Japan ha favorito l’ulteriore rafforzamento dello yen nei confronti dell’USD, ma ha penalizzato il Topix[iv], che ha registrato un calo del 6,0% (in yen) la scorsa settimana. Le scommesse dei mercati su un taglio da 50 punti percentuali a settembre hanno dato il via ad un forte rally dei bond, e il tasso degli US Treasury a due anni è diminuito di 50 punti base nella settimana. Con i mercati finanziari che sono divenuti più volatili, l’oro ha avuto una buona settimana mettendo a segno un guadagno di oltre il 5% per l’intero mese di luglio (in USD).

 

La scorsa settimana abbiamo visto il buono, il brutto e il cattivo: la Bank of England ha tagliato i tassi, la Bank of Japan li ha aumentati e la Fed li ha lasciati invariati. Questa settimana, con le azioni giapponesi che hanno perso il 12,5% solo lunedì, non si sa se i dati statunitensi riusciranno a calmare i mercati oppure aggiungeranno ulteriore benzina sul fuoco alimentando i timori di una recessione. Il rischio di tre tagli dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno è aumentato in misura significativa. Sul fronte politico, la candidata presidenziale del partito democratico Kamala Harris sceglierà questa settimana il nominativo per la vicepresidenza che la affiancherà. Il suo ingresso nella corsa elettorale aumenta le probabilità di una vittoria dei democratici o di un governo diviso, accentuando l’incertezza. In una stagione degli utili molto volatile, le proiezioni più fiacche di alcune grandi imprese del food & beverage annunciate la scorsa settimana rafforzano il nostro tema del passaggio dalle azioni dei consumatori a quelle dei produttori. In Cina, i policymakers hanno segnalato che lo stimolo si focalizzerà ora sul supporto dei consumi deboli anziché sulle infrastrutture. Il Medio Oriente sta diventando sempre più caldo. Ci piace l’oro come protezione contro il rischio geopolitico. Con l’aumentare dei timori per la crescita, le cattive notizie tornano ad influire negativamente sui mercati. La buona notizia è che, mentre la stagione degli utili si sta concludendo, le imprese si attiveranno per riacquistare le loro azioni dopo la correzione dei mercati.

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