Almeno un manifestante sarebbe stato ucciso da un colpo di arma da fuoco durante la massiccia protesta popolare a Lima, contro contro il governo e il Parlamento del Paese.
Secondo l'Ufficio del Difensore Civico, un centinaio di persone sono rimaste ferite, 78 agenti di polizia e 24 manifestanti (ma il numero dei civili potrebbe essere molto più alto, non essendo ricorsi alle cure in strutture sanitarie pubbliche. Dieci persone sono state arrestate.
Perù, un morto per le manifestazioni di piazza contro Governo e Parlamento
Il morto, identificato come Eduardo Ruiz, soccorso, è stato trasferito all'ospedale Loayza, nel centro di Lima, dove è stata certificata la sua morte.
Ruiz era sceso in piazza per protestare con migliaia di persone contro il Governo e il Congresso, per la corruzione e l'aumento dell'insicurezza cittadina, guidata dalla criminalità organizzata, che pochi giorni fa ha causato la destituzione della presidente Dina Boluarte da parte della legislatura e l'ascesa alla poltrona presidenziale del presidente del Congresso, José Jerí.
Il presidente ad interim Jerí ha espresso il suo cordoglio per la morte del manifestante, sperando, ha detto, che ''le indagini determinino obiettivamente i fatti e le responsabilità".
Secondo i testimoni, Ruiz sarebbe stato ucciso, nel centro di Lima, da un colpo presumibilmente sparato da un agente di polizia che, in abiti civili, si era infiltrato tra i manifestanti e che, scoperto da un gruppo di partecipanti alla protesta, si è aperto la fuga sparando sui suoi inseguitori.
La morte di Ruiz è stata confermata anche dal Coordinatore nazionale dei diritti umani (CNDDHH), che ha espresso la sua "profonda indignazione e solidarietà alla sua famiglia". "Chiediamo un'indagine immediata, esaustiva e indipendente per chiarire i fatti e determinare le responsabilità", ha affermato l'organizzazione non governativa.
Il ministro dell'Interno, Vicente Tiburcio, ha assicurato ai media di aver ordinato "immediatamente lo svolgimento delle indagini".
Tiburcio è un membro del governo di transizione nominato mercoledì dal presidente ad interim di destra Jerí, un Consiglio dei ministri con figure controverse che ha aumentato il malcontento della popolazione nei confronti della sua classe politica, e visto come una continuità del governo dell'ex presidente Dina Boluarte.