Politica
Osservatorio politico - Giorgia Meloni, alla Camera, traccia un bilancio in positivo dell'azione del governo
Redazione
Giorgia Meloni, alla Camera, prima del Consiglio europeo, ha raccontato la sua visione del mondo, di quello più vicino (il Paese), ma anche di quello lontano geograficamente, ma che pure è importante per l'Italia.
Come quel che potrà accadere, da qui a poche settimane, quando Donald Trump tornerà per la seconda volta alla Casa Bianca, proceduto da una serie di promesse, sin troppo simili a minacce, con cui vuole disegnare un futuro degli Stati Uniti a forte connotazione protezionistica, sul fronte commerciale, e certamente critica nei confronti dei tradizionali alleati occidentali in materia di difesa.
Osservatorio politico - Giorgia Meloni, alla Camera, traccia un bilancio in positivo dell'azione del governo
Il presidente del consiglio predica prudenza dicendo che occorre un "approccio pragmatico" e che, parlando di commercio, occorre "evitare diatribe". Un atteggiamento costruttivo e di prospettiva, quello propugnato da Meloni, anche se bisognerebbe ricordare che le diatribe sono state innescate dalle posizioni del presidente statunitense eletto, che certo non sta agevolando i rapporti con Paesi che da sempre si considerano amici dell'America i e che, alla luce delle guerre commerciali minacciate da Trump, potrebbero deciderlo di essere un po' meno. Come sta accadendo con il Messico, come potrebbe accadere con il Canada.
Uno dei temi più importanti toccati da Meloni a riguardato l'Ucraina, sulla quale non intende arretrare di un millimetro rispetto alle posizioni pro-Kiev da sempre difese.
"L'Italia - ha detto il presidente del Consiglio - continua a sostenere finanziariamente e militarmente l'Ucraina", perché occorre difendere "il diritto internazionale. Non c'è convenienza per noi a vivere in un mondo sopraffatto dalle armi". L'Italia, ha aggiunto, continuerà a fare la propria parte, annunciando incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. e che, nel luglio del prossimo anno, l'Italia "ospiterà la conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, importante evento sul quale il Governo è già a lavoro e per il quale conta sul sostegno di tutte le forze politiche".
Sul fronte della politica estera, e segnatamente del repentino cambio di scenario politico in Siria, Giorgia Meloni ha detto che "la caduta del regime di Assad è una buona notizia, giustamente celebrata dalla popolazione siriana dopo oltre un decennio di guerra civile. Le forze ribelli che si sono affermate sono eterogenee, hanno una diversa estrazione e interessi potenzialmente contrastanti. C'è ovviamente preoccupazione per il futuro della nazione. L'Italia, l'unica tra le nazioni del G7 ad avere un'ambasciata aperta a Damasco, è pronta a interloquire con la nuova leadership siriana, ovviamente in un contesto di valutazioni e azioni condiviso con i partner europei e internazionali".
Un altro tema caldo toccato dalla premier è stato quello dell'automotive, per il quale "chiediamo la sospensione delle multe per le aziende costruttrici perché stanno già portando alla chiusura di molti stabilimenti e, nel medio periodo, ci poniamo l'obiettivo di riaprire il capitolo della neutralità tecnologica rendendo utilizzabili le tecnologie per ridurre le sostanze inquinanti". Per Meloni, la crisi del settore ha cause "diverse e tra queste c'è certamente l'aver imposto un modello di decarbonizzazione basato unicamente sull'elettrico che, se fosse confermato, rischierebbe di portare al collasso l'intera industria automobilistica europea".
Sul fronte della politica nazionale, Giorgia Meloni ha detto, parlando del contrasto all'immigrazione irregolare, che i flussi sono diminuiti del 60% e che, quindi, "occorre continuare in questa direzione". Meloni ha quindi aggiunto di considerare "improcrastinabile una revisione sulla politica dei rimpatri", ribadendo che l'Italia continuerà a combattere contro i trafficanti di esseri umani.
Il presidente del consiglio ha anche celebrato la "stabilità del nostro governo", che è "carta preziosa da giocare a livello europeo". E sulla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Meloni ha detto che gli è stato affidato "portafoglio importante, da oltre mille miliardi di euro. Posso dire, quindi: 'Missione compiuta' ". "La nomina di Fitto - ha aggiunto - è adeguata al peso della nostra nazione in Europa, è un risultato che conferma la centralità dell'Italia".