La Nuova Zelanda taglia per la prima volta i tassi in oltre 4 anni, ne risente la moneta nazionale

Redazione

La banca centrale della Nuova Zelanda, per la prima volta in oltre quattro anni, ha tagliato il suo tasso di riferimento, annunciando ulteriori tagli nei prossimi mesi. La decisione è stata spiegata con il fatto che l'inflazione si sta avvicinando al suo obiettivo dell'1%-3%. Il taglio ha avuto immediate ripercussioni negative per il dollaro neozelandese.

La Nuova Zelanda taglia per la prima volta i tassi in oltre 4 anni, ne risente la moneta nazionale

La decisione di ridurre i tassi di 25 punti base al 5,25% ha colto di sorpresa alcuni operatori del mercato, spingendoli a scommettere su un aggressivo percorso di allentamento monetario fino alla fine del 2025.
La banca centrale, in una nota, sostiene che il Comitato ''ha convenuto di allentare il livello di restrizione della politica monetaria riducendo l'OCR (tasso di interesse ufficiale, ndr)".
Gli investitori hanno reagito abbassando il dollaro neozelandese dell'1% a 0,6015 dollari, annullando gran parte dei guadagni realizzati durante la notte nei confronti della moneta americana, poiché i dati deboli sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti hanno colpito duramente il biglietto verde.

La banca centrale ha espresso un atteggiamento cauto, sottolineando che la politica dovrà rimanere restrittiva per un ulteriore periodo, ma ha comunque previsto un tasso di interesse di riferimento del 3,85% entro la fine del 2025.
La banca centrale prevede che la Nuova Zelanda ricadrà in una recessione tecnica (due trimestri consecutivi di contrazione economica) quest'anno, dopo aver subito una crisi simile sia nel 2023 che nel 2022.
Le indicazioni future della RBNZ hanno suggerito almeno altri tre tagli entro la metà del prossimo anno, prevedendo il tasso di cassa al 4,9% nel quarto trimestre del 2024 e al 4,4% nel secondo trimestre del 2025. In precedenza, non si prevedeva di iniziare a tagliare i tassi prima della metà del 2025.