Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha deciso oggi di dimettersi, a seguito della conclusione dell'accordo commerciale con gli Stati Uniti. Lo afferma, nel titolo principale del suo sito, il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. Ishiba, che è anche il presidente del Partito Liberal Democratico, dovrebbe annunciare ufficialmente le sue dimissioni già alla fine del mese.
Giappone, media: "Ishiba prossimo alle dimissioni, dopo l'accordo con gli Stati Uniti"
Dopo che la coalizione di governo LDP-Komeito ha subito una schiacciante sconfitta nelle elezioni della Camera dei Consiglieri di domenica, Ishiba lunedì aveva detto che sarebbe rimasto in carica, citando la necessità di affrontare questioni come le misure tariffarie degli Stati Uniti.
"Dobbiamo adempiere alla nostra responsabilità come il più grande partito della Dieta", aveva detto Ishiba in una conferenza stampa. Ma all'interno dell'LDP c'erano crescenti richieste di dimissioni di Ishiba, dopo la sconfitta elettorale.
''Si ritiene - scrive Yomiuri Shimbun - che Ishiba abbia detto a coloro che lo circondavano che, poiché il Giappone e gli Stati Uniti avevano ora concluso i loro negoziati tariffari, che erano stati la più grande questione in sospeso tra i due paesi, si sarebbe assunto la responsabilità dei risultati elettorali dimettendosi''.
L'LDP inizierà ora a discutere quando programmare un'elezione presidenziale per selezionare un successore.
"Prenderò una decisione finale in base ai risultati dei negoziati tariffari. Non posso commentare ulteriormente fino a quando non avrò esaminato attentamente i dettagli dell'accordo", ha detto Ishiba ai giornalisti questa mattina, dicendo che ha intenzione di incontrare Trump.
L'annuncio ufficiale delle dimissioni dovrebbe arrivare dopo che Ishiba avrà avuto dal ministro per la Rivitalizzazione dell'economia, Ryosei Akazawa, che a Washington ha tessuto la trattativa per l'accordo, un rapporto dettagliato sull'intesa Usa-Giappone.
Il partito di Ishiba ha anche subito gravi sconfitte nelle elezioni dell'assemblea metropolitana di Tokyo a giugno e nelle elezioni della Camera dei Rappresentanti nell'ottobre dello scorso anno e la determinazione da lui mostrata nel restare premier aveva acuito il dissenso in seno all'LDP.
L'LDP e Komeito hanno ottenuto solo 47 seggi nelle elezioni di domenica, un calo significativo rispetto ai 66 seggi combinati che stavano difendendo, mancando i 50 seggi che Ishiba aveva fissato come "obiettivo da vincere".