A poche ore dal Natale, l’attenzione degli italiani si concentra anche sui costi del pranzo o del cenone delle feste. A fornire una stima aggiornata è un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different, dalla quale emerge che la spesa media pro capite prevista per il Natale 2025 si attesta intorno ai 64 euro.
Natale, spesa media di 64 euro a persona
Il dato, rapportato alla platea complessiva, porta a una spesa totale stimata pari a 2,7 miliardi di euro. Secondo la rilevazione, il budget medio risulta in calo del 23% rispetto al 2024. Dall’indagine risulta che l’89% degli italiani di età compresa tra i 18 e i 74 anni, pari a oltre 34,6 milioni di persone, prevede di organizzare il pranzo di Natale, il cenone o entrambe le occasioni. La quota sale al 93% se si considera esclusivamente il campione dei residenti nel Meridione e nelle Isole, avvicinandosi di fatto alla totalità della popolazione di riferimento in queste aree.
Analizzando nel dettaglio la spesa media, emergono differenze significative legate sia all’età sia alla collocazione geografica. A destinare il budget più elevato sono i 65-74enni, con una spesa pro capite che raggiunge gli 84 euro. Dal punto di vista territoriale, invece, la spesa più alta è prevista nel Centro Italia, dove si stimano in media 70 euro a persona. Al di sotto della media nazionale si collocano il Nord Est, con 61 euro, e soprattutto il Nord Ovest, dove la spesa media scende a 54 euro. Il confronto con l’anno precedente evidenzia dinamiche differenziate. Il 15% degli intervistati, pari a circa 2,7 milioni di italiani, ha dichiarato che nel 2025 spenderà meno rispetto al Natale 2024. Al contrario, il 24% dei rispondenti, corrispondente a circa 4.348.601 persone, prevede un aumento della spesa destinata al pranzo o al cenone.
Tra coloro che hanno indicato una riduzione del budget, le motivazioni risultano prevalentemente di natura economica. Il 60,4% ha spiegato che l’aumento di altre spese ha reso necessario un contenimento dei costi legati alle festività, mentre il 34,5% ha dichiarato di trovarsi in un periodo di difficoltà economica.
A incidere sui comportamenti di consumo contribuisce anche l’aumento generalizzato dei prezzi e, in particolare, del costo degli alimenti. Secondo i dati Consumerismo, negli ultimi cinque anni il prezzo dei prodotti alimentari è cresciuto in media del 25%. Nel contesto di un aumento dei costi, l’indagine richiama l’attenzione su alcune scelte adottate da molte famiglie per gestire la spesa natalizia senza rinunciare al tradizionale momento conviviale. Tra queste rientrano la preferenza per prodotti locali e di stagione, una pianificazione più attenta delle quantità in base al numero e all’età dei commensali e una maggiore attenzione al riutilizzo degli alimenti avanzati, una pratica sempre più diffusa soprattutto durante le festività, quando i consumi risultano generalmente superiori alla media annuale.