Economia

Piazza Affari frena, ma brillano Saipem, DiaSorin e TIM tra operazioni e delibere strategiche

di Luca Andrea
 
Piazza Affari frena, ma brillano Saipem, DiaSorin e TIM tra operazioni e delibere strategiche
Avvio di settimana prudente per i mercati azionari europei e per Piazza Affari. Il FTSEMib ha chiuso in calo dello 0,37% a 44.594 punti, dopo una giornata caratterizzata da movimenti contenuti, mentre il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,32%. In controtendenza il segmento delle medie e piccole capitalizzazioni, con il FTSE Italia Mid Cap in progresso dello 0,26% e il FTSE Italia Star in rialzo dello 0,64%.

Sui mercati globali si è rafforzato l’euro, salito oltre quota 1,175 dollari, mentre il bitcoin è tornato sopra gli 89.500 dollari. Seduta brillante per l’oro, balzato oltre i 4.450 dollari, e per il petrolio, con il Light Sweet Crude Oil in rialzo di oltre il 2%. Sul fronte obbligazionario si è registrato un lieve peggioramento dello spread Btp-Bund, salito in area 70 punti base, con il rendimento del decennale italiano avvicinatosi al 3,6%.

A catalizzare l’attenzione degli investitori è stata Telecom Italia, che ha messo a segno un rialzo del 2,55%. Il consiglio di amministrazione ha proposto la conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, con un rapporto uno a uno e un conguaglio in denaro di 0,12 euro per azione, oltre a una riduzione volontaria del capitale sociale. A rafforzare il sentiment ha contribuito anche la comunicazione della sentenza della Corte di Cassazione favorevole al gruppo, che conferma il diritto alla restituzione di poco più di un miliardo di euro relativo al canone concessorio del 1998.

In forte evidenza anche Saipem, salita del 4,33% dopo l’annuncio dell’aggiudicazione, in partnership con Offshore Oil Engineering, di un maxi contratto EPCI offshore in Qatar da QatarEnergy, per un valore di circa 3,1 miliardi di dollari per la sola Saipem e di circa 4 miliardi complessivi.

Tra i migliori titoli del listino principale si è distinta DiaSorin (+4,66%), dopo che il consiglio di amministrazione ha deliberato di sottoporre all’assemblea l’autorizzazione a un piano di buyback fino a un massimo di 250 milioni di euro. Buona performance anche per Nexi, mentre sul versante opposto la peggiore performance di giornata è stata quella di Stellantis, che ha lasciato sul terreno il 4,63%. Sotto pressione anche Campari e alcuni titoli bancari, tra cui Banca MPS e Banco BPM.

Riflettori puntati su Fincantieri, entrata ufficialmente nel FTSEMib in sostituzione di Interpump, con il titolo che ha chiuso la seduta in lieve rialzo. Nel segmento MidCap si è confermato l’interesse per Juventus FC, che ha guadagnato oltre il 2%.

Seduta euforica, infine, per l’Euronext Growth Milan, dove Culti Milano ha messo a segno un balzo del 31% dopo l’annuncio della cessione del controllo da parte di KME Group a Berger International, holding di Emosia Group, a un prezzo che riconosce un premio superiore al 40% rispetto alle quotazioni precedenti.

 
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