Sono circa 10 milioni gli italiani che nel periodo natalizio di quest’anno effettueranno una vacanza, con una spesa media individuale stimata attorno ai 440 euro. Il totale previsto supera i 5 miliardi di euro, con un incremento del 31% rispetto al 2024. I dati provengono da un’indagine condotta da EMG Different per Facile.it su un campione rappresentativo della popolazione.
Natale, 10 milioni di italiani in viaggio: spesa oltre 5 miliardi (+31% sul 2024)
Nonostante l’aumento generalizzato dei prezzi, rilevato da Consumerismo No Profit, il 26% dei cittadini intervistati ha dichiarato che approfitterà delle festività per partire. L’analisi evidenzia una maggiore propensione al viaggio da parte dei più giovani: nella fascia 18-24 anni la quota raggiunge il 43%.
A livello territoriale, la percentuale più elevata si registra nelle regioni del Centro Italia, dove partirà il 30% degli intervistati. L’Italia si conferma la destinazione principale, con otto viaggiatori su dieci intenzionati a restare entro i confini nazionali. Si osserva però un aumento significativo delle partenze internazionali: il 22% si recherà all’estero, contro il 13% registrato lo scorso anno. L’auto rimane il mezzo di trasporto più utilizzato: sei italiani su dieci la sceglieranno per spostarsi, percorrendo in media 646 chilometri.
Facile.it segnala che a novembre il prezzo del carburante è tornato ad aumentare, ma con differenze rispetto al 2024: la benzina risulta mediamente più economica del 2%, mentre il diesel è superiore del 3%. La stima dei costi per chi viaggerà su quattro ruote è pari a 74 euro per la benzina e 60 euro per il gasolio. I rincari non risparmiano nemmeno chi utilizzerà altri mezzi. Secondo Consumerismo No Profit, i 2,1 milioni di viaggiatori che si muoveranno in aereo e gli 1,4 milioni che prenderanno il treno potranno affrontare aumenti anche molto marcati: su alcune tratte e giornate, i rialzi tariffari possono arrivare fino al 300%.
Il tema dei prezzi riguarda anche gli alloggi. Per circa 2,8 milioni di italiani che soggiorneranno presso parenti o amici, la situazione resta invariata. Diverso lo scenario per i 7,3 milioni che sceglieranno strutture a pagamento come hotel, bed and breakfast o case vacanze. Consumerismo No Profit segnala che, non solo nelle località montane ma anche nelle città d’arte e nelle aree termali, i costi per pacchetti natalizi e di Capodanno nelle strutture di fascia media possono superare i 150 euro a notte a persona in mezza pensione.
L’aumento dei prezzi accresce il rischio di frodi ai danni dei viaggiatori. Secondo l’indagine, negli ultimi dodici mesi le vittime, considerando biglietti falsi, escursioni non autentiche, noleggi inesistenti e strutture fantasma, sono state oltre 7.890.000. Riguardo alle strutture ricettive, 4 milioni di viaggiatori hanno avuto un’esperienza riconducibile a una truffa. Tra questi, quasi 1,5 milioni si sono accorti dell’inganno prima della partenza, perdendo comunque denaro per una prenotazione inesistente. Altri 165.000 hanno scoperto la frode solo al loro arrivo. Complessivamente 712.000 persone hanno trovato strutture molto diverse dalle descrizioni presentate, mentre 771.000 hanno scoperto che l’alloggio prenotato era già occupato. I portali di prenotazione online sono il canale più sfruttato dai truffatori, ma il fenomeno si diffonde anche sui social network, tramite i quali viaggia il 38% degli annunci falsi.
Seguono le agenzie di viaggio non autentiche, responsabili del 16% dei casi, e i portali immobiliari o di annunci generalisti, che rappresentano l’11%. Il danno economico medio derivante dalle frodi legate alle strutture ricettive è stimato in 507 euro. Il 61% delle vittime è riuscito a recuperare la somma, almeno in parte; il restante 39% non ha recuperato nulla o solo una quota. Il danno complessivo è stimato in 381 milioni di euro.
Secondo gli esperti di Facile.it, «Il fenomeno delle truffe riguarda tutti, ma a cadere in trappola con maggiore frequenza sono i giovani e le persone con un livello di istruzione superiore, segno inequivocabile di come sia spesso la fretta o la troppa fiducia nelle nostre capacità a farci abbassare le difese». Il suggerimento è di valutare attentamente gli annunci, prestando particolare attenzione al prezzo, che se eccessivamente basso può rappresentare un segnale d’allarme. In caso di truffa, aggiungono gli esperti, «è fondamentale denunciare alle autorità; ancora pochi lo fanno, appena il 26% dei truffati».