Il Natale 2024 si preannuncia alquanto vacanziero per gli italiani, con 18,3 milioni di persone pronte a partire per le festività di fine anno. La maggior parte di questi viaggiatori, 16,9 milioni, resterà nel Belpaese, mentre circa 1,4 milioni prediligeranno mete internazionali, confermando la tendenza tutta italiana a privilegiare le bellezze di casa propria durante i periodi di festa.
Natale Made in Italy: 18 milioni di italiani pronti a viaggiare
Secondo i dati raccolti dall’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, il periodo natalizio vedrà una ripartizione ben definita: 7,6 milioni di italiani si muoveranno esclusivamente per Natale, mentre 5,3 milioni sceglieranno una vacanza lunga che coprirà almeno 11 giorni. Per Capodanno saranno in viaggio 4,4 milioni di connazionali, mentre un altro milione si sposterà in occasione dell’Epifania.
La montagna si conferma la destinazione preferita per le festività natalizie, seguita dalle città d’arte e dalle località marine. Tra le regioni più gettonate, spiccano Sicilia, Lombardia e Campania, mentre il 55% dei vacanzieri italiani sceglierà mete all’interno della propria regione di residenza. A livello internazionale, le grandi capitali europee e i parchi tematici saranno le destinazioni più ambite.
“Il calendario di quest’anno è stato particolarmente favorevole per le festività natalizie - ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - con il 25 e il 26 dicembre che cadono nel mezzo della settimana, creando un’occasione ideale per pianificare una pausa prolungata. Anche Capodanno, che sarà mercoledì, e l’Epifania, fissata per lunedì, offriranno ulteriori possibilità di organizzare viaggi più lunghi”.
Il giro d’affari generato da questi spostamenti è stimato in 14,7 miliardi di euro, con 4,1 miliardi legati esclusivamente alla vacanza natalizia e 7,4 miliardi riferiti ai viaggi più lunghi. La spesa media per chi sceglie una vacanza estesa è di 1.398 euro a persona, cifra che si riduce a 537 euro per chi rimane in Italia per un breve soggiorno natalizio.
“Il costo della vita in aumento sta condizionando le scelte dei viaggiatori - ha sottolineato Bocca - tanto che il 35% di chi ha rinunciato a partire lo ha fatto per motivi economici. Al tempo stesso, tra coloro che viaggeranno, il 41% ha dichiarato di aver ridotto il budget complessivo, mentre il 19% ha accorciato la durata delle vacanze”.
Tra i fattori che continuano a caratterizzare il turismo all’interno dei confini, emerge l’apprezzamento per la qualità dei servizi alberghieri. “Nel 2024, 15,3 milioni di italiani hanno soggiornato almeno una volta in un hotel, e il 96,6% ha espresso un giudizio positivo - ha aggiunto Bocca - un dato che conferma l’eccellenza del nostro settore ricettivo”.
La maggioranza dei viaggiatori opterà per la casa di amici o parenti, scelta da quasi il 60% dei vacanzieri, seguita dall’utilizzo di seconde case di proprietà. Solo una minoranza si orienterà verso strutture alberghiere, nonostante l’alto livello di soddisfazione riscontrato.
Per la fine dell’anno, partiranno 4,4 milioni di italiani, con un focus su divertimento (52,9%) e relax (46,2%) come motivazioni principali. La montagna rimane in vetta alle preferenze, seguita da località d’arte e città diverse dalla propria residenza. Anche qui la spesa media riflette una certa prudenza: 639 euro pro capite, con il 29,7% del budget destinato ai pasti e il 21,5% all’alloggio.
Nonostante le difficoltà economiche che spingono molti a ridimensionare i propri piani, l’indagine evidenzia un dato positivo: il turismo italiano continua a resistere, sostenuto dalla voglia di viaggiare e dalla capacità di adattamento dei consumatori. “Guardiamo al futuro con ottimismo - ha concluso Bocca - grazie alla resilienza del settore e alla rinnovata attenzione verso il nostro Paese come meta privilegiata”.