Nel terzo trimestre del 2025 gli italiani continuano a privilegiare la sicurezza di una rata stabile. Secondo l’ultima analisi di MutuiOnline.it, nelle principali città del Paese oltre il 90% delle richieste di finanziamento riguarda mutui a tasso fisso, nonostante il variabile resti leggermente più conveniente. A Bari la preferenza raggiunge livelli record: il 95,3% dei mutuatari opta per la rata fissa, seguita da Genova (94,8%) e da Napoli e Palermo (94,4%). All’estremo opposto Trieste, dove il 6,8% dei richiedenti sceglie il variabile, la quota più alta in Italia.
Mutui, l’Italia sceglie ancora il tasso fisso, oltre il 90% delle richieste nelle grandi città
“Anche se il tasso variabile offre un TAN medio del 2,69% contro il 3,24% del fisso, la maggioranza continua a preferire la stabilità della rata”, spiega Matteo Favaro, COO e Managing Director Financial Product di MutuiOnline.it. “La differenza media è di circa 33 euro al mese, troppo bassa per spingere un cambio di tendenza”.
L’indagine evidenzia che l’acquisto della prima casa resta la finalità dominante in tutte le aree urbane, superando il 55% del totale. Genova guida la classifica con il 72,6% delle richieste, seguita da Trieste (70,1%) e Verona (67,8%), mentre Bari si ferma al 55,8%. Per la seconda casa, il primato spetta a Cagliari (13,6%), davanti a Napoli (13,0%) e Milano (11,1%). Trento detiene invece il record di surroghe, con il 30,3% delle richieste.
I richiedenti più giovani si trovano a Trieste, con un’età media di 37 anni e 7 mesi, mentre i più maturi sono a Cagliari (42 anni e 5 mesi). In media, gli italiani chiedono mutui venticinquennali, con punte di 25 anni e 4 mesi a Trieste e Verona, e durate più brevi a Reggio Calabria (22 anni e 11 mesi).
Sul fronte dei valori, Milano resta la città più cara, qui l’importo medio richiesto raggiunge i 177.163 euro, con immobili dal valore medio di 290.755 euro. Seguono Trento (170.094 euro) e Bologna (162.995 euro). In coda Reggio Calabria, dove le abitazioni si fermano a 168.045 euro e i mutui medi a 109.588 euro.
Il rapporto tra importo richiesto e valore dell’immobile (Loan-to-Value) è più alto a Palermo (73,6%) e più basso a Firenze (66,8%), un divario che riflette le differenze nei prezzi delle case e nell’età media dei mutuatari, i più giovani, disponendo di meno capitale iniziale, tendono a chiedere importi più elevati in proporzione al valore dell’abitazione.
Il mercato dei mutui sembra aver trovato un nuovo equilibrio tra tassi stabili e prudenza dei consumatori, che continuano a privilegiare la certezza, anche a costo di rinunciare a un piccolo risparmio.