La Commissione per le libertà civili del Parlamento europeo hanno sostenuto due proposte legislative relative ai Paesi sicuri, che mirano ad accelerare il rigetto delle domande di asilo "infondate" e il rimpatrio dei migranti irregolari. La Commissione ha dapprima approvato (con 39 voti favorevoli, 25 contrari e 8 astensioni) la prima lista di Paesi di origine considerati "sicuri", che oltre a Marocco e Colombia, comprende Bangladesh, Egitto, India, Kosovo e Tunisia.
Migranti: l'europarlamento vuole nuovi parametri per definire i Paesi "sicuri"
La proposta ritiene inoltre che i Paesi candidati all'adesione soddisfino, in linea di principio, i criteri per essere definiti "sicuri".
I parlamentari hanno quindi chiesto alla Commissione di valutare la situazione in questi "Paesi sicuri" e di "reagire" se le circostanze dovessero cambiare, e di sospendere temporaneamente la designazione per tutto o parte del territorio, ha affermato il Parlamento europeo in una nota.
D'altro canto, i deputati hanno appoggiato (con 40 voti favorevoli, 32 contrari e nessuna astensione) la proposta della Commissione europea sul concetto di "Paese sicuro" per facilitare la gestione dell'asilo, che, ad esempio, consentirà di trasferire un migrante in un Paese terzo senza che sia necessario che vi sia un "collegamento" tra quella persona e il luogo in cui viene inviata.
Tra le altre novità, si prevede che i ricorsi contro le decisioni di inammissibilità di una richiesta di asilo non sospenderanno più automaticamente la procedura.
"Questa legge (...) garantisce la necessaria coerenza e offre agli Stati membri la flessibilità necessaria per applicare il concetto in modo efficace e coerente. Stiamo rimuovendo gli ostacoli e garantendo che il trattamento delle domande di asilo inammissibili sia più rapido, chiaro ed efficiente, essenziale per ridurre l'immigrazione clandestina e aumentare i rimpatri", ha affermato l'eurodeputata del PPE Lena Dupont, negoziatrice del Parlamento per il concetto di Paese terzo sicuro.
Il Partito Popolare al Parlamento europeo ha ritenuto le votazioni di oggi un "importante passo avanti nella lotta all'immigrazione irregolare", grazie al sostegno a proposte che "accelereranno il rigetto delle domande di asilo ritenute infondate".
Da parte loro, i socialdemocratici (S&D) hanno votato contro le proposte, affermando di essere "molto preoccupati che la legislazione sia affrettata, consenta agli Stati membri di ignorare unilateralmente il diritto di asilo e crei una situazione in cui l'Europa dipende strategicamente dai governi stranieri per la gestione delle migrazioni".