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Mercato del lavoro, Unioncamere: ad aprile previste 460mila assunzioni, 1,5 milioni nel trimestre

Redazione
 
Mercato del lavoro, Unioncamere: ad aprile previste 460mila assunzioni, 1,5 milioni nel trimestre

Il mercato del lavoro italiano mostra segnali di vivacità, con 460mila nuove assunzioni programmate dalle imprese nel mese di aprile e circa 1,5 milioni nel trimestre aprile-giugno. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito del Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dall’Unione europea. Rispetto allo stesso mese del 2024, la domanda di lavoro cresce di oltre 13mila unità (+3,0%), mentre su base trimestrale l’incremento è pari a 29mila assunzioni (+1,9%). Nel settore industriale, le previsioni restano sostanzialmente stabili (+0,3% nel mese, +0,2% nel trimestre), ma a trainare è il comparto delle costruzioni, che registra una crescita del +4,6% ad aprile e +3,3% nel trimestre. In calo, invece, il manifatturiero, che segna un -2,0% su base mensile e un -1,5% sul trimestre.

Mercato del lavoro, Unioncamere: ad aprile previste 460mila assunzioni, 1,5 milioni nel trimestre

Nel dettaglio, l’industria programma 122mila entrate nel mese e 395mila nel trimestre. Il manifatturiero cerca 77mila lavoratori ad aprile, destinati a salire a 247mila entro giugno. Tra i settori più dinamici, spiccano la meccatronica (19mila contratti nel mese, 57mila nel trimestre), la metallurgia (14mila e 45mila) e l’agroalimentare (13mila e 43mila). Le costruzioni offrono 45mila opportunità nel mese e 148mila nel trimestre. Decisamente positivo il trend nei servizi, dove le imprese prevedono 338mila assunzioni nel solo mese di aprile e oltre 1,1 milioni nel trimestre.

A trainare la crescita è la filiera turistica, che da sola conta 112mila posizioni aperte ad aprile e ben 397mila entro giugno. Importanti anche le richieste nel commercio (64mila nel mese, 217mila nel trimestre) e nei servizi alla persona (51mila e 184mila). La crescita nei servizi si attesta complessivamente a +4,0% nel mese e +2,5% nel trimestre, grazie soprattutto al balzo dei servizi alle persone (+13,0% nel mese, +6,4% nel trimestre) e dei servizi operativi (+11,0% e +8,8%).

Nonostante i segnali positivi, rimane elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: il 47,8% delle figure ricercate risulta di difficile reperimento, pari a oltre 219mila profili. A pesare è soprattutto la mancanza di candidati, indicata dal 31,3% delle imprese (in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto allo scorso anno). Tra i settori più colpiti dal disallineamento ci sono le costruzioni (62,1% dei profili difficili da reperire), la meccatronica (59,5%), la metallurgia (59,4%) e il legno-arredo (57,4%).

Il Borsino delle Professioni segnala tra i profili intellettuali più difficili da trovare gli ingegneri (58,4%) e gli analisti e specialisti in progettazione di applicazioni (51,7%). Tra i tecnici spiccano quelli in ambito ingegneristico (68,6%), della gestione dei processi produttivi (65,4%) e della salute (64,7%).

Nel campo degli operai specializzati, si segnalano i fabbri ferrai e costruttori di utensili (70,5%), gli addetti alle rifiniture edili (69,1%) e i meccanici e manutentori (68,5%). La dinamica delle assunzioni continua a essere dominata dai contratti a tempo determinato, che rappresentano il 59,3% delle entrate (pari a 272mila unità), seguiti dai contratti a tempo indeterminato (88mila, pari al 19,2%).

Cresce anche il ricorso alla manodopera straniera, che coprirà il 19% delle assunzioni totali. A fare maggiore affidamento su lavoratori immigrati sono le imprese dei servizi operativi (34,2%), delle costruzioni (25,5%) e della logistica e trasporti (25,1%). Particolare attenzione viene rivolta ai giovani sotto i 30 anni, destinatari di circa 136mila assunzioni, pari al 30% del totale mensile.

Le maggiori opportunità per questa fascia d’età si registrano nei servizi finanziari e assicurativi (49% delle assunzioni dedicate), nei servizi ICT (42,4%), nei media e comunicazione (40,6%), nel commercio (40,3%) e nell’industria della carta (36,9%). Infine, a livello territoriale la stagionalità del settore turistico favorisce il Sud e le Isole, che registrano un incremento di 14mila assunzioni nel mese e 38mila nel trimestre. Buona anche la performance del Centro Italia, con un aumento di 4mila assunzioni nel mese e 13mila nel trimestre.

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