Il mercato delle locazioni in Italia ha mostrato una decisa vitalità nel primo trimestre del 2025. Secondo le elaborazioni condotte dall'Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare noto per il suo sviluppo tecnologico, la disponibilità complessiva di immobili destinati all'affitto ha registrato un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Mercato affitti in crescita nel 2025: offerta +16%, exploit degli affitti transitori (+40%)
A guidare questa espansione è stata soprattutto l'impennata delle locazioni transitorie, che hanno segnato un incremento del 40% su base annua. Questo dato riflette una chiara evoluzione nella tipologia della domanda abitativa, che appare sempre più orientata verso soluzioni caratterizzate da maggiore flessibilità e durata limitata nel tempo, tipicamente inferiore ai 18 mesi. Questo trend è particolarmente evidente nelle grandi città che attraggono studenti universitari o nei centri urbani con elevata mobilità lavorativa.
Per i proprietari di immobili, la formula dell'affitto transitorio si configura come un'opzione interessante. Grazie alla scadenza predefinita e alla necessità di motivare la transitorietà nel contratto, si tende a ridurre il rischio di mancato pagamento e si limitano gli impegni a lungo termine rispetto ai contratti classici. L'analisi di idealista conferma come i contratti transitori stiano acquisendo un'incidenza sempre maggiore sul mercato, rappresentando attualmente il 25% dell'offerta totale di immobili in affitto.
Analizzando la distribuzione geografica, Massa si distingue come il capoluogo con la percentuale più elevata di affitti transitori rispetto all'offerta complessiva (47%). Seguono Como (46%), Livorno (45%), Venezia (41%) e Firenze (38%). In ulteriori 20 capoluoghi italiani, la quota di locazioni transitorie supera la media nazionale del 25%. Tra questi spiccano mercati di grande rilievo come Napoli, dove gli affitti transitori rappresentano il 33% dell'offerta, Milano e Bari (entrambe al 31%), Roma e Bologna (30%), Torino (28%), Palermo (27%) e Cagliari (26%).
Città come Savona, Pescara, Ravenna, La Spezia e Grosseto si attestano in linea con la media nazionale del 25%. Le restanti 75 città capoluogo presentano un'incidenza inferiore, con percentuali che spaziano dal 23% di Lecco fino a valori minimi, quasi nulli a Isernia e Nuoro (dove la quota di affitti transitori è pari a zero). Guardando alla dinamica dell'offerta nell'ultimo anno (primo trimestre 2025 vs primo trimestre 2024), si osserva un aumento dello stock di affitti transitori in ben 74 capoluoghi, a conferma della forte tendenza espansiva di questo segmento.
Gli incrementi percentuali più rilevanti sono stati registrati a Lecco (+163%), Trieste (+152%), Macerata (+150%) e Como (+143%). Anche le grandi città hanno mostrato una crescita marcata della disponibilità di alloggi transitori. Napoli ha raddoppiato i volumi (+101%), seguita da Milano (+87%), Verona (+81%), Roma (+70%), Torino (+68%), Genova (+65%), Firenze (+54%), Bari (+53%), Palermo (+42%) e Catania (+27%). A Pavia, Teramo, Fermo e Cuneo, invece, l'offerta di locazioni transitorie è rimasta sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. All'estremo opposto del trend, 21 capoluoghi hanno visto una contrazione dell'offerta di transitori, con cali che vanno dal -4% di Trento fino a un significativo -57% registrato a Benevento.
La tendenza all'aumento dell'offerta non ha riguardato solo il segmento transitorio. Anche per quanto concerne gli affitti tradizionali, si registra una crescita generalizzata: in 64 capoluoghi, infatti, la disponibilità di locazioni classiche è aumentata rispetto al primo trimestre del 2024.
I maggiori incrementi si sono osservati a Nuoro (+71%), Verbania (+61%), Padova (+53%), Verona (+49%), Bergamo e Napoli (entrambe a +46%). L'offerta di affitti a lungo termine è cresciuta anche negli altri principali mercati urbani: Bologna (+43%), Cagliari (+34%), Firenze (+29%), Milano (+27%), Torino (+22%), Venezia (+21%), Palermo (+18%) e Bari (+17%). Roma ha mostrato un aumento più contenuto per gli affitti tradizionali, con una crescita del 7% rispetto all'anno precedente. Di segno opposto, 43 città hanno registrato riduzioni nell'offerta di case in locazione classica, con variazioni negative comprese tra il -1% di Grosseto e il -52% di Gorizia.
Il contratto di locazione transitorio, disciplinato dalla legge 431/1998, è un accordo utilizzato per l'affitto di un immobile residenziale per un periodo di tempo limitato, motivato da specifiche esigenze abitative temporanee di natura non turistica. Questa tipologia contrattuale è particolarmente vantaggiosa per categorie come studenti universitari e lavoratori che necessitano di una sistemazione fuori dalla loro residenza abituale per periodi definiti legati a studio o lavoro. La durata di questi contratti è compresa tra un minimo di 1 mese e un massimo di 18 mesi.
La legge ne impone la registrazione obbligatoria solo per locazioni superiori ai 30 giorni. La redazione di questo tipo di contratto deve attenersi al modello predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I dati presentati e analizzati sono stati raccolti ed elaborati da idealista/data. Si tratta della proptech (società tecnologica nel settore immobiliare) di idealista, che offre informazioni e servizi di analisi di mercato a un pubblico professionale (investitori, sviluppatori, etc.) in Spagna, Italia e Portogallo. idealista/data utilizza tutti i parametri presenti nel vasto database di idealista per ciascun Paese, integrandoli con dati provenienti da altre fonti pubbliche e private, al fine di fornire servizi di valutazione, supporto a investimenti e acquisizioni, e analisi di mercato dettagliate.