Camilla ha spento 78 candeline e Buckingham Palace ha servito al popolo una foto by Chris Jackson da “regina contadina” nel Wiltshire: vestito turchese, orecchini d’oro e sorriso sereno, appoggiata al cancello della sua tenuta, come a dire, io resto qui, calma e regale, voi scannatevi pure.
Meghan, il rosè e il ritorno della "ditta"
Ma proprio mentre il Palazzo festeggia, Meghan Markle si affaccia su Instagram con una story che sa di brindisi ma anche di messaggio cifrato: tre bottiglie del suo nuovo vino “As Ever Rosé” in bella mostra, corredate da una didascalia cerchiobottista: «Mando i miei più sinceri auguri di buon compleanno (alle amiche vicine e lontane)». L’ennesimo ramoscello d’ulivo teso da parte dei Sussex verso Buckingham Palace ha scatenato la caccia al significato nascosto: cosa avrà voluto dire la moglie di Harry proprio quando i rispettivi p.r. stanno lavorando alacremente per riportare le pecorelle smarrite da Montecito agli augusti recinti di Palazzo?
La traduzione generale è che si tratti di un altro tentativo in vista di un incontro segreto per sancire una pace definitiva fino al prossimo scandalo dei Sussex, troppo stretti nelle morse hoollywoodiane per fare soldi per discernere il bene dal male, o più semplicemente quello che è “nobile” e ciò che fa troppo arricchiti californiani. Intanto, in questo giallo enologico, Meghan brinda, Camilla tace, i media si scatenano e, mentre la Duchessa maneggia bottiglie e Instagram, il principe Harry lavora ai fianchi Buckingham Palace. Secondo fonti vicine al trono (e ancora più vicine ai salotti posh che contano) ha dato il suo ok a una missione diplomatica tra i suoi portavoce e quelli di papà Carlo e della sua odiata “matrigna”, Camilla, simpaticamente detta “il mastino” come da eredità di mamma Diana.
Il luogo dell’incontro è al di là del prevedibile: un club esclusivo, per soli soci, a due passi da Buckingham, la Royal Over-Seas League, dove tra sigari e alcool si sono incontrati Tobyn Andreae (spin doctor reale), Meredith Maines (capo comunicazione Archewell) e Liam Maguire (PR Sussex in Europa). All’ordine del giorno, noblesse oblige, evitare scontri pubblici, guerre di date e comunicati incrociati che trasformano ogni evento in uno show che ormai nemmeno le Kardashian oserebbero più.
Anche se per ora nessuno pensa di riammettere Harry tra i reali attivi, l’idea di aprire un “canale di comunicazione”, anche solo per limitare i danni, è stata benedetta sia da Montecito che da Buckingham. Forse perché l’ultima intervista di Harry alla BBC è stata una catastrofe mediatica, dove ha pianto miseria e urlato al mondo: “Mio padre non mi parla!”.
Adesso, invece, pare che a settembre ci sia un’occasione per vedersi di persona: Harry tornerà nel Regno Unito per l’evento WellChild, e lì potrebbe esserci la prima stretta di mano reale dopo 18 mesi di gelo.
In attesa degli sviluppi, su questo feuilleton familire spicca un’unica certezza: quando in casa Windsor si brinda, non è mai solo per augurare salute.