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Medio Oriente: Trump vuole che Gaza passi sotto il controllo degli Stati Uniti

Redazione
 

Il mondo arabo ha ascoltato, sgomento (quello occidentale, invece, perplesso) la promessa o auspicio (quando si parla del presidente americano la distinzione non è mai netta) formulato da Donald Trump, secondo il quale gli Stati Uniti "prenderanno il controllo" della Striscia di Gaza.

Medio Oriente: Trump vuole che Gaza passi sotto il controllo degli Stati Uniti

"Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza e anche noi faremo la nostra parte", ha scandito approfittando dell'incontro con il premier Netanyahu per disegnare il futuro della Striscia e, forse anche, dei due e più milioni di abitanti.

"Ne saremo proprietari e saremo responsabili dello smantellamento di tutte le pericolose bombe inesplose e delle altre armi presenti sul sito, del suo livellamento e della rimozione degli edifici distrutti, per creare uno sviluppo economico che fornirà un numero illimitato di posti di lavoro e alloggi alla popolazione della zona", ha aggiunto Trump, certo facendo piacere al suo ospite israeliano.

Quello che sta facendo riflettere le cancellerie di mezzo mondo è che Trump ha affermato di concepire il ruolo degli Stati Uniti a Gaza come una "posizione di proprietà a lungo termine" e di credere che ciò porterebbe "grande stabilità" al Medio Oriente.

"Tutti quelli con cui ho parlato amano l'idea che gli Stati Uniti siano proprietari di quel pezzo di terra, sviluppandolo e creando migliaia di posti di lavoro con qualcosa che sarà magnifico", ha detto Trump, forse condizionato dal suo passato di sviluppatore immobiliare a New York. Per Trump, quindi, Gaza, da simbolo di ''morte e distruzione'' potrebbe diventare la Riviera del Medio Oriente.

Anche se ha detto che, dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 e la reazione di Israele, Gaza non rappresenta più una minaccia, Netanyahu ha detto che l'idea di Trump "porta la questione a un livello molto più alto".
"Ha un'idea diversa e penso che valga la pena prestare attenzione a questo", ha detto Netanyahu, aggiungendo "Lo sta esplorando con la sua gente, con il suo staff. Penso che sia qualcosa che potrebbe cambiare la storia e vale davvero la pena perseguire questa strada".

La proposta di Trump ha riportato subito alla memoria, negli Stati Uniti, ma anche altro, le parole del genero, Jared Kushner, che lo scorso anno si riferiva a Gaza come a una "proprietà sul lungomare".

In un'intervista del febbraio 2024, Kushner aveva detto che ''la proprietà sul lungomare di Gaza potrebbe essere molto preziosa... se le persone si concentrassero sulla creazione di mezzi di sostentamento", aggiungendo che ''è una situazione un po' spiacevole, ma dal punto di vista di Israele farei del mio meglio per far uscire la gente e poi ripulire la situazione".

E ieri Trump ha detto proprio che ''abbiamo l'opportunità di fare qualcosa che potrebbe essere fenomenale. E non voglio essere carino. Non voglio essere un furbacchione. Ma la Riviera del Medio Oriente, questa potrebbe essere qualcosa di magnifico".

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