Solo nelle ultime 72 ore, l'Idf, le forze armate israeliane, ha lanciato oltre 150 attacchi aerei contro obiettivi nella Striscia di Gaza. Non è un numero ufficio, ma fornito da Israele, con l'Idf he ha parlato degli obiettivi come "cellule terroristiche, infrastrutture sotterranee e strutture militari utilizzate dai combattenti".
Medio Oriente: Israele lancia 150 attacchi aerei contro la Striscia di Gaza
Solo nella giornata di mercoledì, riferiscono fonti mediche palestinesi, gli attacchi hanno provocato la morte di almeno 105 persone, tra cui morti donne e bambini. Colpiti, riferiscono testimoni, scuole, un mercato e un ristorante. Le Forze armate israeliana hanno detto di avere preso ''numerose precauzioni per mitigare i danni ai civili''.
Gli attacchi, riferiscono fonti militari di Israele, hanno ucciso due ''importanti agenti di Hamas''. Si tratterebbe di Muhammad Rasmi Marzouq Barakeh, sospettato del rapimento di un cittadino israeliano, Yaffa Adar, sequestrato il 7 ottobre 2023 e poi rilasciato durante un cessate il fuoco, e di Nasr Sobhi Ibrahim Jumaa, descritto come un alto comandante di Hamas responsabile della produzione di razzi.
L'ONU ha intanto condannato il piano di aiuti umanitari di Israele definendolo "restrittivo". "Le informazioni che abbiamo ricevuto sembrano concepite per limitare gli aiuti all'ultima caloria e all'ultimo granello di farina", ha affermato Farhan Haw, vice portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite.
Tuttavia, le agenzie delle Nazioni Unite sostengono che il piano di fatto costringe i civili palestinesi a spostarsi verso sud, concentrando lì i punti di distribuzione. Le agenzie umanitarie affermano che le scorte all'interno di Gaza sono quasi esaurite, dopo nove settimane di blocco totale degli aiuti. L'UE, da parte sua, definisce la crisi di Gaza "insostenibile" e sollecita la fine del blocco.