I carri armati israeliani sono tornati a sparare, oggi, bombardando l'area di Sheikh Nasser, a sud di Khan Younis. Al momento non nono segnalate vittime. L'area di Sheikh Nasser si trova vicino alla "linea gialla", il punto virtuale in cui le truppe israeliane si sono ritirate all'interno del territorio di Gaza come parte di questo accordo e a cui alla popolazione di Gaza non concesso di avvicinarsi.
Medio Oriente: Israele spara al confine della "linea gialla"
Da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore il 10 ottobre, l'esercito ha costantemente aperto il fuoco dalle posizioni che mantiene su "questa linea gialla" contro i civili palestinesi che stanno cercando di tornare alle loro case e che, nella maggior parte dei casi, non erano consapevoli di essere in una "zona militarizzata", non essendosi alcuna indicazione fisica di dove essa si trovi.
L'esercito ha detto questa settimana di aver iniziato a segnare questa "linea gialla" con pali di cemento alti 3,5 metri dipinti di giallo, e che li stanno montando ogni 200 metri. "Il processo di marcatura continuerà per il prossimo futuro", ha detto l'esercito.
In questi tredici giorni di tregua, il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha contato almeno 88 morti e 315 feriti a causa degli attacchi israeliani. Intanto, sul fronte politico interno, Benjamin Netanyahu si trova a doversi confrontare con la decisione del partito ultra-ortodosso Shas di fare dimettere i suoi rappresentanti dagli incarichi che ha come parte della coalizione di governo in seno alla Knesset, il Parlamento israeliano. Shas ha motivato la sua decisione con il ritardo nell'approvazione di una legge che esenta gli studenti ultra-ortodossi dal servizio militare.
Si prevede che il leader del partito Aryeh Deri continuerà comunque a partecipare alle riunioni del gabinetto di sicurezza di Netanyahu. Sebbene Shas non ricopra più da oggi posizioni di coalizione, non è considerato parte dell'opposizione. Alti funzionari del governo e del Likud hanno detto al sito di informazioni Ynet che "anche se tutti vogliono sopravvivere politicamente, se non ci saranno progressi sul progetto di legge nelle prossime settimane, il governo non sopravviverà".
I legislatori di Shas non hanno votato costantemente con la coalizione negli ultimi mesi, ma non si sono nemmeno opposti automaticamente alle scelte del governo sua legislazione.