Che dire: l'infermiere che, per tre anni, ha incassato la pensione della madre deceduta, meriterebbe solo per questo nel capitolo della Storia d'Italia intitolato ''amore di mamma''.
Ma quando si è accorto che la carta d'identità della madre che gli consentiva di intascarsi la pensione era scaduta e quindi temendo di perdere quella forma surrettizia di stipendio esentasse, s'è ingegnato, andando all'ufficio dell'Anagrafe del Comune di Borgo Virgilio, nel Mantovano, spacciandosi per la mamma e per questo vestito da donna.
La madre morta in cantina, lui a prendere la sua pensione: amore di mamma
Finale: è stato scoperto e questo gli è costata una sfilza di accuse dalle quali dovrà difendersi in tribunale.
Ora il cinquantasettenne dovrà rispondere di occultamento di cadavere, sostituzione di persona, truffa all'Inps e falso ideologico e, se fosse ritenuto colpevole per tutte, il rischio è di una condanna parecchio pesante.
Una storia brutta, ma non tanto da giallo (alla Norman Bates, di ''Psyco''), piuttosto da commedia (da ''Tootsie'' ai ruoli en travesti di ''Il vizietto'' o ai film della stagione delle interpretazioni in abiti femminili, da Christian De Sica a Lino Banfi), per come la vicenda ha avuto il suo epilogo, in due distinti momenti.
Uno tutto da ridere, quando l'infermiere si è presentato al Comune con il volto coperto da strati di fondotinta e cerone per mascherare rughe e i segni della barba ed è stato sgamato da un impiegato, indeciso forse tra lo scoppiare a ridere o sbattere fuori lo strano essere che gli chiedeva la carta d'identità.
Alla fine ha optato per la soluzione di mezzo, avvertendo la Polizia locale.
Allora è scattata la fase due: una telefonata dal Comune all'infermiere, per dirgli che c'era stato un errore e che quindi ''la madre'' doveva tornare per correggerlo.
Nessun problema: lui si è riagghindato come forse pensava si sarebbe vestita la madre e ha preso la strada del Comune, ma s'è fatto prendere la mano dalla fiducia nelle sue capacità, camminando da cinquantenne e non da una donna di più ottant'anni, come avrebbe dovuto essere la madre, e in questo immortalato da riprese video, anche delle telecamere di sorveglianza.
Morale della favola: quando si è presentato allo sportello con tanto di parrucca, gli è stato detto che il gioco era finita. E lui, bam, è svenuto. Come forse non avrebbe fatto la mamma.