Italgas apre un nuovo capitolo della sua storia industriale presentando il Piano Strategico 2025-2031 “Shaping a new energy”, il più ambizioso nei 188 anni di vita del Gruppo, e archiviando nel contempo risultati record nei primi nove mesi dell’anno. Due eventi che consolidano la leadership europea del gruppo guidato da Paolo Gallo, forte dell’acquisizione di 2i Rete Gas e di un modello di crescita fondato su digitalizzazione, innovazione e sostenibilità.
Italgas, 16,5 miliardi di investimenti e risultati record nei primi nove mesi 2025
Il piano, approvato dal Consiglio presieduto da Paolo Ciocca, prevede 16,5 miliardi di investimenti complessivi, in crescita del 5,7% rispetto al precedente, di cui 14,2 miliardi dedicati allo sviluppo, alla digitalizzazione e al repurposing delle infrastrutture gas in Italia e Grecia, 1,5 miliardi per le gare d’ambito ATEM e 0,8 miliardi per i settori idrico ed efficienza energetica. Italgas vuole rendere le reti più smart e capaci di accogliere gas rinnovabili come biometano, idrogeno e metano sintetico, sostenendo così la transizione energetica europea.
Entro il 2031 l’EBITDA è atteso a 3 miliardi di euro, con una RAB superiore a 20 miliardi e una crescita dell’EPS adjusted del 10% annuo. Il nuovo piano prevede anche 250 milioni di euro di efficienze complessive e oltre 100 milioni di extra-ricavi da digitalizzazione. La politica dei dividendi, estesa al 2028, conferma il payout al 65% o, in alternativa, una crescita minima del 5% annuo del DPS, fissando un floor sul dividendo 2024 di 0,406 euro per azione.
Nel suo intervento, Paolo Gallo ha sottolineato come l’integrazione di 2i Rete Gas, completata in soli 90 giorni, abbia “permesso di migrare dati e processi operativi, razionalizzare le strutture e identificare nuove aree di sinergia”. Grazie alla trasformazione digitale e all’adozione massiva dell’Intelligenza Artificiale, il gruppo prevede 70 milioni di euro di ulteriori efficienze operative. Solo per la digitalizzazione della ex rete 2i Rete Gas sono previsti 0,9 miliardi di investimenti, con benefici economici già quantificabili.
Nel dettaglio, 13,2 miliardi di euro saranno destinati alle reti gas italiane, con focus sull’upgrade digitale e sulla conversione al gas naturale di Sassari, Cagliari e Nuoro, oggi alimentate ad aria propanata. In Grecia, attraverso la controllata Enaon, Italgas investirà 1 miliardo di euro per estendere e digitalizzare la rete, incrementando i clienti serviti da 623 mila a quasi 1 milione entro il 2031. Al settore idrico andranno 450 milioni di euro, per dimezzare le perdite e digitalizzare completamente le reti. Altri 340 milioni sono previsti per l’efficienza energetica, dove la ESCo del gruppo, Geoside, svilupperà soluzioni basate su AI per residenziale, PA e PMI.
Sul piano industriale, Italgas accelera anche nell’innovazione con il lancio del contatore “Nimbus”, dispositivo H2 ready che dal 2026 sostituirà i vecchi modelli GPRS e raggiungerà circa 6 milioni di unità installate. Parallelamente, la società potenzia il ruolo dei gas rinnovabili. Oggi 11 impianti di biometano sono già connessi alla rete, destinati a salire fino a 1,2 miliardi di metri cubi annui di capacità al 2031, mentre l’impianto Hyround in Sardegna inizierà nel 2026 a immettere idrogeno verde nella rete di Sestu.
I risultati economici dei primi nove mesi del 2025 confermano la solidità di questa strategia. Il fatturato consolidato ha raggiunto 1,85 miliardi di euro (+42,8%), con un EBITDA adjusted di 1,37 miliardi (+35,6%), un EBIT adjusted di 880 milioni (+45,2%) e un utile netto di 514,9 milioni (+45,2%). Gli investimenti tecnici ammontano a 773 milioni di euro, mentre il flusso di cassa operativo supera il miliardo, coprendo interamente investimenti e dividendi. L’indebitamento netto si attesta a 10,99 miliardi (esclusi effetti IFRS16), riflettendo il controvalore pagato per 2i Rete Gas.
“Italgas, ha commentato Gallo, sta dimostrando che innovazione e sostenibilità possono convivere in un modello di crescita solido e replicabile. La trasformazione digitale, la passione e la competenza delle nostre persone sono la chiave per costruire una rete energetica più intelligente, sicura e sostenibile”.