Intesa Sanpaolo, UniCredit ed Eni si confermano i leader della reputazione online in Italia, secondo l’ultima edizione della Top Brand Reputation stilata da Reputation Manager. La classifica analizza oltre 200 aziende, comprese realtà internazionali, valutando l’impatto dei contenuti online sulla percezione dei brand italiani.
Intesa Sanpaolo, UniCredit e Eni guidano la classifica della reputazione online in Italia
L’osservatorio si concentra su tre principali ambiti: l’identità digitale, i contenuti pubblicati online e l’evoluzione storica dei brand. Per il trimestre compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2025, sono stati raccolti e analizzati oltre 2,5 milioni di contenuti riferiti alle 217 aziende monitorate. Il modello di Reputation Manager valuta ciascun contenuto attraverso più di 100 parametri per determinarne l’influenza sulla reputazione complessiva del marchio. Tra i 15 settori osservati, il comparto Media & Telco emerge come il più discusso, con 665,5 mila contenuti online, seguito dall’Automotive (461,5 mila) e dal Finance (262,6 mila). Il Fashion & Beauty si posiziona immediatamente dopo con 242,4 mila conversazioni.
“I brand del Finance e dell’Energy si confermano i più forti in classifica – spiega Andrea Barchiesi, fondatore e CEO di Reputation Manager – grazie soprattutto alla solidità delle aziende in questione. Interessante notare come non rappresentino necessariamente i settori più commentati; l’Energia, infatti, non appare tra i primi cinque per volumi. Questo significa che i contenuti pesano molto positivamente dal punto di vista reputazionale, mentre, in altri casi, a grandi volumi corrisponde una flessione di reputazione. Accade, per esempio, per l’Automotive e il Fashion, settori che stanno attraversando una congiuntura delicata.”
In vetta alla classifica si colloca Intesa Sanpaolo, guidata da Carlo Messina (in foto), con 81,23 punti. La banca si distingue per la crescita degli utili, che nel primo semestre 2025 hanno superato i 5,2 miliardi di euro, per l’erogazione di circa 29 miliardi di nuovo credito a famiglie e imprese e per il ruolo di riferimento nella transizione energetica europea, grazie agli investimenti in nuovi impianti di energie rinnovabili.
UniCredit, sotto la direzione di Andrea Orcel, occupa la seconda posizione con 78,02 punti, sostenuta dall’aumento dei profitti a 6,1 miliardi di euro nel primo semestre (+8%), dall’espansione internazionale, in particolare con le operazioni su Commerzbank, e da una strategia di crescita che include investimenti nel capitale umano e collaborazioni con il mondo universitario. Sale di due posizioni Eni, guidata da Claudio Descalzi, che raggiunge 73,92 punti grazie all’impegno nella Just Transition, alla firma del protocollo d’intesa con Sonatrach per la sicurezza energetica e a progetti in Costa d’Avorio e Algeria orientati all’innovazione e alla sostenibilità.
Mediaset, con Pier Silvio Berlusconi alla guida, guadagna due posizioni arrivando quarta con 73,50 punti, spinta dall’acquisizione della tedesca ProSieben e dalla creazione di un polo paneuropeo da 300 milioni di telespettatori. La collaborazione con DAZN e i successi dei programmi “Temptation Island” e “La Ruota della Fortuna” rafforzano ulteriormente la leadership del gruppo nel mercato televisivo. Poste Italiane, guidata da Matteo Del Fante, occupa la quinta posizione con 72,83 punti, sostenuta da ricavi pari a 6,5 miliardi e un utile netto di 1,2 miliardi nel primo semestre, dalla partecipazione in TIM e dal traguardo dei 100 mila passaporti erogati attraverso gli uffici postali.
Seguono A2A, sesta con 69,60 punti, beneficiando di un piano welfare da 72 milioni per i lavoratori e del massimo punteggio nel rating di legalità dell’AGCM, e Ferrari, settima con 68,93, grazie alla conferma di Vasseur come team principal e alla crescita dei ricavi nel primo semestre 2025. Enel entra in Top 10 in ottava posizione con 68,84 punti, supportata da ricavi superiori ai 40,8 miliardi e dal lancio del bond multi-tranche da 4,5 miliardi di dollari. Terna, con Giuseppina Di Foggia al vertice, sale al nono posto con 68,31 punti, grazie a un green bond da 750 milioni, all’avvio della posa del cavo sottomarino Tyrrhenian Link tra Sicilia e Sardegna e a un piano di investimenti da oltre 23 miliardi. Ferrovie dello Stato Italiane, guidata da Stefano Antonio Donnarumma, chiude la Top 10 con 67,86 punti, sostenuta dal piano strategico che prevede 20 mila assunzioni entro il 2029 e da un green bond da 800 milioni.
Fincantieri occupa l’undicesima posizione con 65,82 punti, con ricavi in crescita del 24% e un EBITDA aumentato del 45% nel primo semestre, mentre si consolida la partnership con il settore della difesa. Tim si posiziona dodicesima con 65,61, grazie alla riduzione delle perdite e alla conferma della guidance 2025, oltre alla collaborazione con Pluto TV per TimVision. Cassa Depositi e Prestiti resta stabile in tredicesima posizione con 65,50 punti, registrando un utile netto in crescita dell’8% a 1,9 miliardi nel primo semestre.
Sky Italia è quattordicesima con 64,36, favorita dai diritti tv acquisiti per la Serie A di basket fino al 2028 e dalle nuove offerte televisive e sportive. Armani, quindicesima con 64,24 punti, celebra 50 anni di attività con una mostra a Brera, l’apertura di un nuovo Emporio Armani a Como e il lancio degli Armani Beach Residences negli Emirati Arabi, mentre numerosi articoli ricordano la vita e la carriera di Giorgio Armani dopo la sua scomparsa a settembre. Iren si conferma sedicesima con 64,14, sostenuta da un utile netto in crescita del 24% e dall’acquisizione di Egea, oltre all’upgrade del rating Fitch a “BBB+”.
Pirelli resta diciassettesima con 63,87 punti e ricavi pari a 3,5 miliardi nel primo semestre. Banco BPM guadagna cinque posizioni arrivando diciottesima con 63,35, grazie a un utile record di 1,2 miliardi di euro (+62%) e alle operazioni di UniCredit. Ferrero sale di due posizioni al diciannovesimo posto con 61,88 punti, sostenuta dall’acquisizione di WK Kellogg per 3,1 miliardi di dollari e del gruppo francese Carambar & Co. Chiude la Top 20 Webuild, diretta da Pietro Salini, con 61,45 punti, supportata da un utile netto in crescita del 61%, dalla firma del contratto per la Tratta T2 della Linea C della Metropolitana di Roma e da nuovi lavori per 600 milioni di dollari in Arabia Saudita.