Dopo un periodo di flessione, il mercato immobiliare italiano sembra dare segnali di una moderata ripresa. A luglio, il prezzo medio delle abitazioni nel Paese ha registrato un lieve aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, attestandosi a 1.833 euro al metro quadro. Questo dato emerge dall'ultimo indice dei prezzi elaborato da idealista, il portale immobiliare leader in Italia per lo sviluppo tecnologico.
Immobiliare, a luglio prezzi delle case in lieve aumento (+0,3%) con Milano al massimo storico (5.116 euro/m2)
Nonostante il rialzo mensile, il dato su base annua rimane negativo, con una flessione dell'1,6%. L'analisi regionale rivela un quadro eterogeneo ma prevalentemente positivo. Undici delle venti regioni italiane hanno visto un incremento dei prezzi. I rialzi più significativi si sono registrati in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, entrambi con un +1%. Seguono a ruota la Lombardia (+0,9%), Toscana e Campania (entrambe +0,5%). Aumenti più contenuti si sono osservati nel Lazio e nel Molise (+0,4%), fino al +0,1% della Calabria.
Basilicata, Abruzzo, Sardegna e Trentino-Alto Adige hanno mantenuto prezzi stabili, mentre si sono registrati cali in Piemonte e Umbria (entrambe -0,1%), Liguria e Sicilia (entrambe -0,2%) e Marche (-0,4%). Per quanto riguarda i valori assoluti, il Trentino-Alto Adige si conferma la regione più cara, con un prezzo medio di 3.151 euro al metro quadro. Seguono la Valle d’Aosta (2.216 euro/m²), la Liguria (2.479 euro/m²) e la Toscana (2.398 euro/m²). Anche Lombardia (2.266 euro/m²), Lazio (2.138 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.850 euro/m²) superano la media nazionale. All'estremo opposto, la Calabria si conferma la regione più economica, con 911 euro/m², preceduta dal Veneto con 1.790 euro/m².
Sul piano provinciale, i dati indicano un mercato in moderata ripresa, con il 57% delle province italiane che registra aumenti nei valori immobiliari. La provincia di Isernia spicca con il rialzo più marcato (+2,6%), seguita da Sondrio (+2%) e Verona (+1,7%). Gli altri incrementi vanno dall'1,4% di Belluno fino allo 0,1% di Forlì-Cesena. Tra le grandi aree urbane, la provincia di Milano segna un +1% e l'hinterland di Roma un +0,4%. Prezzi stabili a Cosenza, Teramo, Trento e Nuoro.
I ribassi più significativi hanno interessato Gorizia (-2,4%), Macerata (-1,9%) e Massa-Carrara (-1,6%). In termini di costo, Bolzano si conferma la provincia con i valori immobiliari più elevati, raggiungendo i 4.499 euro al metro quadro. Seguono Milano (3.636 euro/m²), Lucca (3.243 euro/m²) e Savona (3.102 euro/m²).
I mercati provinciali più convenienti si trovano a Biella (611 euro/m²), Caltanissetta (640 euro/m²) e Isernia (694 euro/m²). Anche tra i capoluoghi di provincia si osserva un miglioramento generale, con 62 città su 103 che hanno registrato aumenti. Le performance migliori sono state a Como (+2,4%), Mantova (+2,1%) e Potenza (+1,9%). Rialzi si sono visti anche nei principali mercati urbani: Venezia (+1,6%), Napoli (+0,8%), Torino (+0,7%), Genova (+0,5%), Roma e Cagliari (entrambe +0,4%), Firenze (+0,3%), Milano (+0,2%) e Palermo (+0,1%). Prezzi stabili a Latina, Matera e Brescia.
Tra i capoluoghi in calo, spiccano Trento (-1,8%), Pavia (-1,7%) e Rieti (-1,6%). Milano, con 5.116 euro al metro quadro, ha raggiunto un nuovo massimo storico da quando idealista ha iniziato il monitoraggio nel 2012, consolidandosi come il mercato residenziale più caro d'Italia. Seguono Venezia (4.717 euro/m²), Bolzano (4.667 euro/m²) e Firenze (4.505 euro/m²). Roma si posiziona al sesto posto, con 3.229 euro/m². Sul versante opposto, i valori più bassi si registrano a Caltanissetta (674 euro/m²), Ragusa (712 euro/m²) e Biella (772 euro/m²).