La Banca d'Inghilterra ha lanciato l'allarme per una "brusca correzione" del valore delle principali aziende tecnologiche, con crescenti timori di una bolla dell'intelligenza artificiale (IA), affermando, in un rapporto, che i prezzi delle azioni nel Regno Unito sono prossimi ai "massimi" livelli registrati dalla crisi finanziaria globale del 2008, mentre le valutazioni azionarie negli Stati Uniti ricordano quelle precedenti allo scoppio della bolla delle dot-com.
Intelligenza artificiale: la Banca d'Inghilterra lancia l'allarme "bolla"
Il rapporto sulla stabilità finanziaria della banca centrale ha avvertito che le valutazioni sono "particolarmente elevate" per le aziende focalizzate sull'intelligenza artificiale.
Nel suo rapporto BoE ha anche annunciato l'intenzione di ridurre la quantità di capitale che le banche tradizionali devono detenere, nel tentativo di incrementare i prestiti e stimolare la crescita economica.
Si tratta della prima riduzione dell'importo che i creditori devono detenere dalla crisi finanziaria del 2008, e fa seguito a test di stress che hanno dimostrato che sarebbero in grado di resistere a uno scenario di crisi con disoccupazione raddoppiata, prezzi delle case in calo e contrazione dell'economia del 5%.
La Banca ha affermato che la crescita del settore dell'intelligenza artificiale nei prossimi cinque anni sarà alimentata da migliaia di miliardi di dollari di debito, aumentando i rischi per la stabilità finanziaria in caso di calo del valore delle aziende.
Nel rapporto, l'istituto centrale ha citato dati del settore che prevedono che la spesa per le infrastrutture di intelligenza artificiale potrebbe superare i 5.000 miliardi di dollari e ha affermato che gran parte di questa cifra sarebbe finanziata dalle stesse aziende di intelligenza artificiale, ma circa la metà proverrebbe da fonti esterne, per lo più tramite debito.
"I legami più profondi tra le aziende di intelligenza artificiale e i mercati del credito, nonché le crescenti interconnessioni tra queste aziende, implicano che, qualora si verificasse una correzione dei prezzi delle attività, le perdite sui prestiti potrebbero aumentare i rischi per la stabilità finanziaria", si legge nel rapporto.
La Banca d'Inghilterra è l'ultima istituzione a lanciare l'allarme su un potenziale crollo del valore delle aziende di intelligenza artificiale, che ricorda incidenti precedenti come la bolla delle dot-com.
Jamie Dimon, amministratore delegato della banca statunitense JP Morgan, ha dichiarato alla BBC in ottobre di essere "molto più preoccupato di altri" per il rischio di una grave correzione del mercato nei prossimi anni. Anche il Fondo monetario internazionale e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico hanno lanciato l'allarme sulle correzioni dei prezzi.
I timori di una correzione del mercato azionario legata all'intelligenza artificiale sono emersi mentre il Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves ha utilizzato il suo bilancio per incoraggiare i risparmiatori ad accumulare liquidità in azioni e titoli, riducendo gli importi che possono essere risparmiati nei conti correnti di risparmio in contanti.
Il governatore della Banca d'Inghilterra, Andrew Bailey, aveva già espresso timori circa un possibile crollo finanziario , avvertendo che, dopo il crollo di due società statunitensi, stavano suonando dei "campanelli d'allarme".
Martedì ha affermato che il settore dell'intelligenza artificiale negli Stati Uniti è "molto concentrato" e rappresenta una quota importante del valore del mercato azionario del Paese.
Ma ha aggiunto: "C'è una differenza rispetto alla situazione delle dotcom nel fatto che queste aziende hanno flussi di cassa positivi e non vengono create sulla base di speranze".