25 morti inspiegabili in un solo anno, senza una evidenza sulla cause, ma unite da un comune denominatore: tutti i cadaveri sono stati trovati in uno dei bayou, i corsi d'acqua caratteristici dell'area di Houston, in Texas. Una sequenza di morti che la polizia non riesce a inquadrare, cercando di non alimentare la psicosi che si sta creando e che vuole che, dietro questi decessi, ci sia la mano di un unico assassino.
Terrore a Houston: un serial killer dietro 25 morti misteriose?
Una ipotesi che fa infuriare il sindaco di Houston, John Whitmire, che chiede si metta fine ad una ''speculazione selvaggia'' , dicendo che "non ci sono prove che ci sia un serial killer libero per le strade della città''.
Ma la paura nella gente resta, in un crescendo di voci che si rincorrono incontrollate e che hanno ripreso forza nelle ultime settimane, dopo che, nelle acque del Brays Bayou, è stato scoperto il corpo di una studentessa di appena vent'anni, Jade McKissic, uno dei sette decessi sospetti segnalati nell'area di Houston nel solo mese di settembre.
Jade, studentessa modello dell'Università di Houston (era una guida turistica all'interno del college e redattrice della rivista dell'ateneo), era scomparsa dopo una serata trascorso con gli amici in un bar, da cui era andata via da sola, senza il suo telefono cellulare, e di cui l'ultima traccia riporta ad una sosta ad una stazione di servizio.
L'autopsia non ha rivelato "segni di traumi'', ma la causa e le modalità della morte di McKissic rimangono in sospeso, secondo l'Harris County Institute of Forensic Sciences. E nelle stesse ore del ritrovamento del cadavere della ragazza, le acque di uno dei bayou ha restituito un altro corpo, quello di Rodney Chatman.
Mancanza di risposte che hanno determinato una ondata di paura tra gli studenti universitari e negli abitanti della metropoli del Texas. Lo scetticismo sulle indagini, come quello espresso dai familiari di alcune delle persone decedute nelle medesime circostanze di Jade McKissic, hanno scatenato un tam tam che ha avuto nei social la sua cassa di risonanza e che accreditano la tesi di una stessa mano nelle morti.
Neanche nel caso di Kenneth Cutting Jr., un 22enne trovato morto a Buffalo Bayou l'anno scorso, le indagini hanno fatto registrare progressi. Al punto che il padre ha detto, parlando della polizia, che ''non so se c'è un serial killer, ma il modo in cui si occupano di questi corpi è ridicolo".
Anche se mancano conferme, dalle autorità della città giungono raccomandazioni ai membri della comunità di essere vigili e di camminare in coppia lungo la rete di bayou. Ma il dipartimento di polizia di Houston e il sindaco Whitmire hanno confutato con veemenza le teorie del complotto sui serial killer e insistono sul fatto che le morti non sono collegate. Nessuna delle morti è stata dichiarata un omicidio.
"Sfortunatamente, l'annegamento nelle nostre baie non è un fenomeno nuovo", ha detto il sindaco durante la conferenza stampa. "Ci sono 2.500 miglia di baie e le persone sono esposte ad esse, a volte in modo scorretto, spesso no".
Ma a giustificare l'ansia c'è il fatto che i decessi segnalati nei bayou nell'area di Houston sono più che raddoppiati rispetto al 2023, con almeno 25 decessi confermati finora quest'anno dall'Harris County Institute of Forensic Sciences, l'ufficio del medico legale. In confronto, in questo periodo del 2024 sono stati confermati almeno 14 decessi di bayou e un totale di 20 in tutto l'anno.
La causa della morte è stata indeterminata o pendente in 16 dei casi di quest'anno, secondo l'ufficio del medico legale.
Gli esperti di giustizia penale e di teorie del complotto concordano sul fatto che non c'è alcuna indicazione che un serial killer stia scaricando corpi nei 22 bai e corsi d'acqua di Houston, ma dicono che è naturale per le persone cercare questi tipi di modelli.
I dati demografici forniti dall'ufficio del medico legale mostrano non mostrano uno schema legato all'etnia o all'età.
15 delle persone trovate morte nei bayou erano nere, tre erano ispaniche e sei erano bianche. Avevano un'età compresa tra i 14 e i 69 anni e la stragrande maggioranza erano uomini.
"Non c'è un tipo specifico di persona. Si tratta davvero di un gruppo di persone diverse che purtroppo stanno perdendo la vita a causa di questi specchi d'acqua", ha detto Krista Gehring, professoressa di giustizia penale all'Università di Houston.
Tutti i decessi, tranne uno, sono avvenuti nella città di Houston. Almeno cinque dei decessi sono stati confermati a Brays Bayou, dove è stato trovato McKissic. Altri tre erano a Buffalo Bayou e uno era a White Oak Bayou.
La molteplicità delle ipotesi sulle cause dei decessi ha alimentato le preoccupazioni, con il numero e le circostanze del ritrovamento dei cadaveri che alimenta teorie, alcune anche strambe. E c'è anche il fatto che per otto dei 25 decessi, la causa è stata indeterminata. Il che significa che "è impossibile stabilire, con ragionevole certezza medica, le circostanze della morte dopo un'indagine approfondita", secondo il medico legale. La causa della morte è in sospeso in altri otto casi, il che significa che hanno bisogno di ulteriori informazioni.
Molti dei decessi segnalati nel bayou lo scorso anno sono ancora elencati come indeterminati, secondo i dati del medico legale.
Una sospensione nel giudizio della cause che è anche legata al fatto che, essendo stati trovati in acqua, i corpi hanno subito un processo di putrefazione che è distruttivo, oltre a cancellare qualsiasi prova utilizzabile in sede forense.
Per determinare la presenza di un serial killer, gli investigatori dovrebbero avere dal medico legale una indicazione di morte per omicidio e, da qui, trovare i punti in comune tra più morti.
Nessuno di questi scenari si è verificato a Houston.
Quando, accogliendo la richiesta di altri amministratori locali, il sindaco Whitmire e il capo della polizia, Diaz, hanno fatto una conferenza stampa, il risultato è stato devastante, dal punto di vista mediatico,quando il primo cittadino, non fornendo prove, ha collegato le morti ai senzatetto. Molti di questi, ha detto Whitmire, ''vivono sotto i ponti" e spesso finiscono nelle acque dei bayou. Cosa che potrebbe anche essere vera, ma che cozza con l'evidenza che alcune delle vittime di questi eventi non erano affatto senzatetto.
I social stanno contribuendo ad amplificare la paura: "C'è un serial killer a Houston, in Texas", ha detto un utente di TikTok in un video di fine settembre con oltre 3.000 ''Mi piace'', mentre un altro, su YouTube, è andato oltre sostenendo che ''chiunque stia commettendo questi omicidi sa che una volta che un corpo è in un bayou, la maggior parte delle prove verrà distrutta".