Ambiente & Sostenibilità
Energia, rincari per le imprese del terziario: Confcommercio e GSE insieme per la transizione sostenibile
Redazione

Il costo dell’energia elettrica per le imprese del terziario torna a crescere, riaccendendo l’allarme sul fronte dei costi di gestione. Nonostante l’intervento temporaneo sull’azzeramento della componente ASOS degli oneri di sistema, con la fine dell’agevolazione, scattata a settembre 2025, le bollette hanno registrato nuovi rincari. Secondo i dati dell’Osservatorio Energia di Confcommercio, nell’ultimo trimestre dell’anno le imprese dovranno affrontare aumenti superiori al 20% rispetto al periodo in cui era attivo l’azzeramento e del 38% rispetto ai livelli del 2019.
Confcommercio e GSE insieme per la transizione sostenibile
Il confronto europeo non è incoraggiante: nei primi nove mesi del 2025, il prezzo medio dell’energia elettrica in Italia è stato di 116 euro per megawattora, ben 25 euro in più rispetto alla Germania e circa 50 euro in più rispetto a Francia e Spagna. Il mercato libero, dunque, non ha ancora prodotto gli effetti sperati, e le imprese si trovano a fare i conti con costi strutturalmente più alti.
In questo scenario, la via d’uscita passa da interventi multilivello e da una strategia di lungo periodo fondata su efficienza e sostenibilità. Per questo, Confcommercio ha sottoscritto il 15 ottobre un protocollo d’intesa triennale con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), la società partecipata dal Ministero dell’Economia e gestita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’obiettivo è supportare le imprese associate nel percorso di decarbonizzazione attraverso l’incremento dell’uso di energia da fonti rinnovabili, l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile e l’economia circolare.
L’accordo prevede strumenti operativi e tavoli tecnici per orientare le imprese verso i meccanismi di incentivazione gestiti dal GSE, come Certificati Bianchi, Conto Termico, Transizione 4.0 e 5.0, FER 2, FER X, Comunità Energetiche Rinnovabili e biometano, e per fornire supporto tecnico e operativo all’accesso agli incentivi. Il protocollo, della durata di tre anni, si inserisce nel quadro degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), consolidando la collaborazione tra sistema pubblico e imprese per accelerare la decarbonizzazione del Paese.
“L’intesa - ha dichiarato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio (in foto) - riconosce il ruolo delle imprese del terziario nella transizione energetica e, al contempo, punta a ridurre i costi in bolletta e a rafforzare la sostenibilità economica delle nostre attività. È una partnership che integra innovazione, tecnologia e responsabilità condivisa, creando un collegamento virtuoso tra decarbonizzazione e competitività aziendale”.
Sulla stessa linea il presidente del GSE, Paolo Arrigoni: “Il protocollo consolida la sinergia tra pubblico e imprese per accompagnare anche il vasto tessuto dei servizi nel percorso verso la neutralità climatica. Attraverso il dialogo tecnico e il supporto informativo, il GSE collaborerà con Confcommercio per promuovere efficienza, autoproduzione e fonti rinnovabili”.
Vinicio Mosè Vigilante, amministratore delegato del GSE, ha sottolineato come “Confcommercio e le imprese associate rappresentino il target ideale per trasferire competenze e know-how sull’utilizzo degli strumenti disponibili, come i PPA, contratti a lungo termine capaci di contenere i costi energetici e trasferire i benefici delle rinnovabili direttamente al consumatore finale”.
L’accordo rientra nel più ampio programma “2025: Anno della sostenibilità”, la campagna lanciata da Confcommercio per sensibilizzare imprese, istituzioni e opinione pubblica sui temi della sostenibilità energetica, sociale e ambientale. Tra le iniziative collegate figurano i webinar sui Certificati Bianchi nei trasporti e sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, oltre alla pubblicazione di un Vademecum dedicato al Piano Transizione 5.0, pensato per orientare le imprese tra incentivi e misure agevolative.