Economia

I Giovani di Confindustria incalzano il Governo: "Cambiare per rilanciare il Paese"

Redazione
 
I Giovani di Confindustria incalzano il Governo: 'Cambiare per rilanciare il Paese'

I Giovani di Confindustria, il futuro della classe imprenditoriale del Paese, chiedono al governo e alla classe politica, nella sua interezza, un cambio di passo, una presa di coscienza e responsabilità per rilanciare un'Italia che sembra segnare il passo. Una inversione di tendenza che metta i giovani al centro, che li aiuti a crescere, evitando di rallentare il cammino della imprenditorialità, sia quella affermata, sia quella che muove i primi passi.

I Giovani di Confindustria incalzano il Governo: "Cambiare per rilanciare il Paese"

''Serve - ha detto nel suo intervento, nel convegno di Capri, la presidente dei Giovani di Confindustria, Maria Anghileri (in foto) - uno 'Youth deal' per scardinare un Sistema Paese profondamente ingiusto per gli under 35 che vogliono fare impresa''.

La disamina di Anghileri non ha fatto sconti, né all'Italia, né all'Europa, con quest'ultima che sembra accentuare il suo essere ''disunita'', con i 27 Paesi che ne fanno parte che sono, tra di loro, ''competitivi'' e non ''cooperativi''.

''Noi – ha detto ancora la presidente di Confindustria Giovani - dobbiamo essere la generazione della crescita'', dopo avere assistito ad ''estenuanti di 'zero virgola''', una condizione che si ha messo in una condizione di oggettiva inferiorità rispetto ai nostro concorrenti.

E l'Europa, piuttosto che cancellare il Green Deal, che ha ''quasi distrutto l'industria dell'auto'', decide di ''danneggiarsi da sola con la Global minimum tax''.

''Cambiamo marcia e facciamole nascere le nuove imprese europee, anziché affossarle'', ha detto ancora Anghileri, che non ha lesinato critiche al rapporto disequilibrato tra politica e imprenditoria. Per questo ha sollecitato che già con la prossima legge di bilancio si riduca la pressione fiscale, che ha definito ''eccessiva e iniqua, un macigno per i giovani italiani e un grave gap rispetto ai coetanei europei''.

Sulle proposte di riforma fiscale per i giovani avanzate sia dal governo che dall'opposizione, Maria Anghileri ha detto solo una cosa: ''Ecco il nostro messaggio è uno solo: fatele! E fatele in fretta. Dimostrateci di avere veramente a cuore il futuro dell’Italia. Di quei talenti che sono il vero petrolio del nostro Paese''.
La presidente Anghileri si è poi soffermata sull'emorragia di giovani che lasciano l'Italia per portare altrove il loro talento e la loro preparazione. Non si può più ignorare, ha detto, ''l'esodo generazionale'', che, tradotto in numeri, significa che 100.000 laureati italiani in due anni hanno lasciato l’Italia, mentre hanno chiuso o spostato la loro sede all'estero 153.000 imprese guidate da under 35.

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