Giappone: l'inflazione cresce per il terzo mese di fila

Redazione

L'inflazione di fondo in Giappone a luglio ha registrato un'accelerazione per il terzo mese consecutivo. L'indice nazionale dei prezzi al consumo (CPI), che esclude i prodotti alimentari freschi, è aumentato del 2,7% rispetto all'anno precedente, più velocemente di un aumento del 2,6% a giugno. Ha raggiunto la previsione mediana del mercato e ha posto il tasso di inflazione a o sopra l'obiettivo del 2% della banca centrale per il 28° mese consecutivo.

Giappone: l'inflazione cresce per il terzo mese di fila

Ma l'indice che esclude i costi di cibo fresco ed energia, attentamente monitorato dalla Banca del Giappone come indicatore chiave delle tendenze più ampie dell'inflazione, è salito dell'1,9% dopo essere aumentato del 2,2% a giugno. È sceso sotto la linea chiave del 2% per la prima volta da settembre 2022.
Secondo qualche economista, l'aumento dei prezzi al consumo di base riflette la graduale eliminazione dei sussidi governativi per ridurre le bollette delle utenze domestiche. Quindi, escludendo questo fattore, l'inflazione complessiva avrebbe rallentato.

I dati sull'inflazione sono considerati fondamentali per le ulteriori decisioni sugli aumenti dei tassi da parte della BOJ, che a luglio ha sorpreso i mercati aumentando i tassi di interesse al massimo degli ultimi 15 anni e segnalando la propria disponibilità ad aumentare ulteriormente i costi di indebitamento, sulla base delle crescenti prospettive che l'inflazione raggiungerà stabilmente il suo obiettivo del 2%.
I dati pubblicati la scorsa settimana hanno mostrato che l'economia giapponese è rimbalzata molto più rapidamente del previsto nel secondo trimestre grazie ai consumi robusti, rafforzando la tesi che la banca centrale debba proseguire con la sua campagna di inasprimento della politica monetaria.