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Giappone: la Banca centrale, in linea con le aspettative, non interviene sul tasso di riferimento

Redazione
 
Giappone: la Banca centrale, in linea con le aspettative, non interviene sul tasso di riferimento

La banca centrale giapponese, per come erano peraltro le previsioni, ha deciso di non intervenire sul suo tasso di riferimento, che quindi resta allo 0,5%. La decisione, che è stata presa con un voto unanime dei decisori politici dell'Istituto centrale, sembra essere una scelta quasi obbligata, nell'attesa di capire di quale portata possano essere, sull'economia giapponese, le politiche commerciali protezionistiche del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Giappone: la Banca centrale, in linea con le aspettative, non interviene sul tasso di riferimento

L’economia giapponese, dicono i responsabili delle politiche della banca del Giappone, si è ripresa moderatamente, anche se sottolinea una debolezza di fondo.
Da qui la messa in guardia rispetto alle "elevate incertezze che circondano l’attività economica e i prezzi del Giappone, tra cui l’evoluzione della situazione relativa al commercio ... e il comportamento delle aziende nazionali in materia di fissazione di salari e prezzi".

Senza menzionare specificamente i dazi di Trump, la scorsa settimana il governatore della Banca, Ueda ha affermato di essere "molto preoccupato'' per l’incertezza che circonda gli sviluppi economici all’estero.

L'annuncio, come detto dato quasi per scontato, ha movimentato marginalmente il mercato, con il Nikkei 225 salito dello 0,69%, mentre lo yen è rimasto praticamente invariato (149,46) nel rapporto contro il dollaro statunitense.

Ora l'attenzione è rivolta alle prossime riunioni del board della BoJ, quando si dà per certo - anche se non si ipotizza effettivamente quando - si alzeranno i tassi - La BOJ ha aumentato i tassi a breve termine allo 0,5% dallo 0,25% a gennaio, il livello più alto dal 2008 , dopo aver concluso un massiccio programma di stimolo l’anno scorso. La banca centrale ha segnalato la sua disponibilità ad aumentare ulteriormente i tassi se la crescita economica e l’inflazione si muoveranno in linea con le sue proiezioni.

La BOJ ha ribadito da tempo che il suo obiettivo è quello di vedere un “circolo virtuoso” di aumento dei prezzi e dei salari in Giappone. Il più grande sindacato giapponese ha annunciato venerdì di essere riuscito ad ottenere un aumento medio dei salari del 5,46% da aprile, il più grande incremento in oltre tre decenni.

La Confederazione sindacale giapponese, Rengo, che conta circa 7 milioni di iscritti, ha affermato che la prima tabulazione dei risultati, che copre 760 sindacati, è stata superiore di 0,18 punti percentuali rispetto all’aumento del 5,28% registrato lo scorso anno.

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