Economia
Export italiano in calo a maggio, cresce il deficit energetico ma restano segnali di tenuta
Redazione

Il commercio estero italiano con i Paesi extra UE registra un maggio 2025 in chiaroscuro. Secondo i dati diffusi dall’Istat, si osserva una riduzione congiunturale per entrambe le componenti: le esportazioni scendono del 3,5% mentre le importazioni segnano un calo ancora più marcato del 7,6%. Una contrazione che riflette le difficoltà del contesto internazionale e l’andamento altalenante dei mercati globali.
Export italiano in calo a maggio, cresce il deficit energetico ma restano segnali di tenuta
Dal lato export, la flessione mensile è legata principalmente al crollo delle vendite di energia (-27,6%), dei beni intermedi (-6,0%) e dei beni strumentali (-3,7%). Anche i beni di consumo durevoli calano (-2,9%), mentre crescono leggermente (+0,6%) le esportazioni di beni di consumo non durevoli. Sul fronte importazioni, il calo riguarda tutti i principali raggruppamenti, con diminuzioni più consistenti per beni di consumo durevoli (-11,7%), non durevoli (-11,5%) ed energia (-9,8%).
Il quadro tendenziale evidenzia una diminuzione dell’export del 5,2% rispetto a maggio 2024, un peggioramento rispetto al -1,4% di aprile. A pesare sono soprattutto le vendite verso la Cina (-22,8%), la Turchia (-22,7%) e il Regno Unito (-9,6%). Al contrario, aumentano le esportazioni verso Svizzera (+9,2%), Paesi ASEAN (+4,4%) e Stati Uniti (+2,5%). L’import cala del 3,6% su base annua, con riduzioni accentuate dagli acquisti minori di energia (-13,3%) e beni strumentali (-12,0%).
Tra marzo e maggio 2025, l’export italiano verso i Paesi extra UE diminuisce dell’1%, penalizzato dal forte calo dell’energia (-24,7%), mentre i beni di consumo non durevoli segnano un aumento (+3,1%). L’import, nello stesso periodo, flette dell’1,8%, ma registra una crescita marcata dei beni di consumo non durevoli (+20,1%).
Il saldo commerciale di maggio 2025 risulta comunque positivo, pari a +5,3 miliardi di euro, ma inferiore rispetto al dato di maggio 2024 (+5,9 miliardi). Il deficit energetico, pari a -3,7 miliardi, è in leggero miglioramento rispetto all’anno precedente (-4,1 miliardi), mentre l’avanzo dei prodotti non energetici si riduce da 10 a 9 miliardi di euro.
Complessivamente, nei primi cinque mesi dell’anno, l’export verso i mercati extra UE cresce dello 0,5% (+1,3% al netto dell’energia), mentre l’import aumenta dell’8,4%, portando il saldo commerciale a +18,9 miliardi, in calo rispetto ai +26,6 miliardi registrati nello stesso periodo del 2024.