Nuova Zelanda: la crisi economica spinge migliaia di persone ad emigrare

Redazione

Un numero record di persone sono andate via dalla Nuova Zelanda, come conseguenza delle incertezze sul futuro legate alla disoccupazione che aumenta, ai tassi di interesse che elevati e a una crescita economica molto lenta.
I numeri di questo fenomeno, resi noti oggi da Statistics New Zealand, sono inequivocabili, mostrando che 131.200 persone hanno lasciato la Nuova Zelanda (che conta 5,3 milioni di abitanti) nell'arco di dodici mesi (giugno 2023-giugno 2024), che sembra essere, sia pure quando mancano tutte le conferme, il numero più alto mai registrato per un periodo annuale. Circa un terzo di queste persone era diretto in Australia, dove le opportunità di lavoro sono sempre molto alte, oltre ad offrire una migliore qualità della vita.

Nuova Zelanda: la crisi economica spinge migliaia di persone ad emigrare

Durante la pandemia, favoriti dalla gestione dell'emergenza da parte del governo dell'epoca, i neozelandesi residenti all'estero sono tornati a casa in numeri storicamente elevati. Ora però, esaurita la ''bolla'' anche emozionale del periodo della pandemia, in molti guardano nuovamente all'estero, in particolare all'Australia e al Regno Unito, ma anche ad altri Paesi.

A motivare l'interesse dei neozelandesi verso l'Australia ci sono anche le misure adottate dall'Isola-Continente per il mercato del lavoro, come pacchetti di ricollocamento in settori quali infermieristica, polizia e insegnamento, dove c'è carenza di competenza. Programmi che hanno forte presa sui neozelandesi, che peraltro non hanno bisogno di visti per lavorare lì. Allo stesso tempo, il governo neozelandese ha intrapreso una significativa riduzione del pubblico impiego, lasciando molti lavoratori qualificati in cerca di lavoro.