''So quanto è sporco Donald'': poche parole, che fanno parte di una conversazione via mail del 2018 e che Jeffrey Epstein, il molestatore sessuale seriale, morto in carcere, avrebbe ''riservato'' a quello che era
il presidente degli Stati Uniti.
Anche dall'oltretomba Jeffrey Epstein è un problema per Trump
Una conversazione relativa che aveva per oggetto anche l’ex avvocato personale e faccendiere di Trump, Michael Cohen, che si era dichiarato colpevole di violazioni del finanziamento della campagna elettorale e aveva accettato di collaborare a un’indagine federale sul presidente.
Epstein ha fatto questa osservazione su Trump a Kathryn Ruemmler , un avvocato che ha ricoperto il ruolo di consulente legale della Casa Bianca sotto l’ex presidente Barack Obama . Ruemmler è attualmente responsabile legale e consulente generale di Goldman Sachs.
La conversazione via email è uno degli oltre 20.000 documenti ottenuti dagli eredi di Epstein tramite una citazione in giudizio da parte dei democratici della Commissione per la vigilanza e la riforma del governo della Camera, che li ha pubblicati ieri.
Il 23 agosto 2018, Ruemmler inviò via email a Epstein un link a un editoriale del New York Times di Bret Stephens, intitolato “I gravi crimini e misfatti di Donald Trump: la motivazione di principio per l’impeachment è chiara. Ciò che manca è il coraggio”.
L’articolo descriveva in dettaglio la dichiarazione di colpevolezza di Cohen e le sue implicazioni per Trump, che all’epoca era al suo primo mandato alla Casa Bianca. Cohen si era dichiarato colpevole di reati relativi all’aver effettuato e facilitato pagamenti di denaro per il silenzio alla pornostar Stormy Daniels e alla modella di Playboy Karen McDougal prima delle elezioni presidenziali del 2016.
“Ho pensato che l’avresti trovato interessante”, scrisse Ruemmler a Epstein, che era amico di Trump da anni prima che litigassero all’inizio degli anni 2000, aggungendo: “Non fa differenza se i soldi fossero suoi. Il problema è la mancata dichiarazione. Inoltre, il fatto che abbia mentito spudoratamente a riguardo dimostra chiaramente che sapeva che era illegale”.
Epstein rispose: “Vedi, so quanto è sporco Donald”.
“La mia ipotesi è che i non avvocati e gli uomini d’affari non abbiano idea di cosa significhi vedere il proprio riparatore fallire”, ha aggiunto Epstein.
In una catena di messaggi di testo con una persona non identificata nel dicembre 2018, questi scrisse a Epstein: “Passerà tutto! Stanno solo cercando di abbattere Trump e stanno facendo tutto il possibile per riuscirci...!”
Epstein rispose: “Sì, grazie. È pazzesco. Perché sono io quello in grado di sconfiggerlo”.
In un’e -mail dell’aprile 2019 pubblicata dai democratici della Camera, Epstein scrisse allo scrittore Michael Wolff che Trump “era a conoscenza delle ragazze”, secondo una copia di quel messaggio presumibilmente scambiato tra i due uomini.
Non è chiaro cosa significasse l’espressione “sapeva delle ragazze”.
In un’altra e-mail appena pubblicata, scritta nell'aprile del 2011 alla sua complice, Ghislaine Maxwell (che sta scontando una condanna a venti anni di reclusione) , Epstein affermò: “Voglio che tu capisca che il cane che non ha abbaiato è Trump”. una frase di difficile interpretazione.
In uno scambio di email nel dicembre 2015, quando Trump era in lizza per la nomination repubblicana alla Casa Bianca, Wolff scrisse a Epstein: “Ho sentito che la CNN ha intenzione di chiedere a Trump stasera del suo rapporto con te, o in diretta o in mischia in seguito”.
Epstein rispose: “Se potessimo dargli una risposta, quale pensi che dovrebbe essere?”
Wolff rispose: “Penso che dovresti lasciarlo impiccare. Se dice di non essere stato sull’aereo o a casa, allora avrai una preziosa risorsa di pubbliche relazioni e di valore politico''.
“Si può impiccarlo in un modo che potenzialmente generi un vantaggio positivo per te, oppure, se sembra davvero che possa vincere, si può salvarlo, generando un debito”, ha aggiunto Wolff. “Certo, è possibile che, quando glielo si chiede, dica che Jeffrey è un bravo ragazzo e che ha ricevuto un trattamento ingiusto ed è vittima del politicamente corretto, che dovrebbe essere messo al bando in un regime Trump”.
Trump ha negato di essere a conoscenza degli abusi sessuali commessi da Epstein su ragazze e donne minorenni e d'altra parte non è mai stato accusato di illeciti in relazione a Epstein.
La pubblicazione è avvenuta due giorni dopo che i democratici della Commissione Giustizia della Camera avevano rilasciato una dichiarazione in cui affermavano: “Le informazioni fornite al Comitato dai whistleblower indicano anche che Ghislaine Maxwell sta lavorando alla presentazione di una ‘domanda di commutazione’ all’amministrazione Trump”.
Maxwell sta scontando una pena detentiva di 20 anni per reati legati all’aver procurato a Epstein l’abuso di minorenni.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato mercoledì in una nota: “I democratici hanno fatto trapelare selettivamente delle email ai media liberali per creare una falsa narrazione volta a diffamare il presidente Trump”.
“La ‘vittima senza nome’ a cui si fa riferimento in queste e-mail è la defunta Virginia Giuffre , che ha ripetutamente affermato che il presidente Trump non era coinvolto in alcun illecito e che ‘non avrebbe potuto essere più amichevole’ nei suoi confronti nelle loro limitate interazioni”, ha affermato Leavitt.
“Resta il fatto che il presidente Trump ha cacciato Jeffrey Epstein dal suo club decenni fa perché si comportava in modo inappropriato con le sue dipendenti, tra cui Giuffre”, ha affermato Leavitt.
“Queste storie non sono altro che tentativi in malafede di distrarre l’attenzione dai successi storici del presidente Trump, e qualsiasi americano dotato di buon senso vede subito questa bufala e questa chiara distrazione dalla riapertura del governo.”
Epstein, 66 anni, si è suicidato in una prigione di Manhattan nell’agosto 2019, poche settimane dopo essere stato arrestato con l’accusa federale di traffico sessuale di minori.
Decine di donne hanno dichiarato che Epstein ha abusato sessualmente di loro quando erano minorenni o giovani.
Le tre email relative a Trump sono tra le migliaia di quelle scritte da Epstein e ottenute dai democratici.
“Più Donald Trump cerca di insabbiare i file di Epstein, più ne scopriamo. Queste ultime email e corrispondenze sollevano interrogativi lampanti su cos’altro la Casa Bianca stia nascondendo e sulla natura del rapporto tra Epstein e il Presidente”, ha affermato il deputato Robert Garcia, democratico californiano e membro di spicco della commissione di vigilanza della Camera.
“Il Dipartimento di Giustizia deve rendere immediatamente pubblici i fascicoli su Epstein”, ha affermato Garcia. “Il Comitato di Vigilanza continuerà a insistere per ottenere risposte e non si fermerà finché non avremo ottenuto giustizia per le vittime”.