Ddl Concorrenza 2025: più efficienza e innovazione per i servizi pubblici e le filiere produttive

Un ulteriore passo in avanti verso una Pubblica Amministrazione più moderna, servizi più efficienti e un ecosistema produttivo capace di innovare. È quanto promette il nuovo Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Ddl Concorrenza 2025: più efficienza e innovazione per i servizi pubblici e le filiere produttive

Il provvedimento rappresenta, come ha sottolineato lo stesso ministro, “un altro decisivo intervento a sostegno della competitività del Paese”, frutto di un dialogo costante con la Commissione europea e pienamente integrato con gli obiettivi strategici del PNRR. Si tratta del terzo Ddl Concorrenza presentato da questo Governo in due anni e mezzo, un’accelerazione importante se si considera che tra il 2009 e il 2023 ne erano stati approvati solo due.

Uno dei pilastri del nuovo Ddl riguarda i servizi pubblici locali. Nei Comuni con oltre 5.000 abitanti, le gestioni affidate in-house dovranno dimostrare efficienza e sostenibilità economica. Se ciò non accade, scatteranno obblighi correttivi a carico dei gestori e sanzioni anche per i Comuni inadempienti nelle attività di monitoraggio e verifica. In caso di reiterata inefficienza, il contratto potrà essere risolto.

Per la prima volta, il Ddl estende anche al trasporto pubblico regionale gli obblighi di trasparenza e ricognizione gestionale già previsti per gli altri servizi pubblici locali. In caso di inefficienze, sono previste misure correttive e sanzioni analoghe a quelle introdotte per i servizi comunali, rafforzando così il controllo sulla qualità del trasporto offerto ai cittadini.

Una novità di rilievo riguarda il trasferimento tecnologico alle imprese e il supporto all’innovazione industriale. Il Ddl prevede l’adozione di un atto di indirizzo strategico congiunto tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) per valorizzare la conoscenza e accelerare la transizione tecnologica delle filiere produttive.

Particolarmente significativa è la trasformazione della Fondazione Enea Tech e Biomedical nella nuova Fondazione Tech e Biomedical, che gestirà i 250 milioni di euro finora inutilizzati, destinati a finanziare progetti innovativi di trasferimento tecnologico. Questi fondi saranno assegnati secondo criteri più rigorosi di valutazione, managerialità e premialità, con l’obiettivo di promuovere reale innovazione.

Il testo interviene anche su un altro fronte caldo: l’accreditamento sanitario, stabilendo criteri competitivi che agevolino le gare pubbliche. Questa misura anticipa la fine della proroga attualmente fissata a dicembre 2026 e intende incentivare l’efficienza nella sanità pubblica e privata.

Sul fronte della tutela della salute e dell’ambiente urbano, vengono introdotte sanzioni specifiche per chi utilizza prodotti cosmetici non conformi o esche e topicidi pericolosi in spazi pubblici, con l’obiettivo di proteggere in particolare i bambini e gli animali domestici.