La nomina di un nuovo caponegoziatore nei colloqui sul commercio internazionale sembra rappresentare la volontà della Cina di un cambio di passo per affrontare le tensioni globali, dopo le iniziative tariffarie americane. Li Chenggang è stato nominato viceministro del commercio e alto rappresentante per i negoziati sul commercio internazionale, in sostituzione di Wang Shouwen.
Dazi: la Cina cambia il caponegoziatore per il mercato internazionale
A fare notizia è stato il fatto che, come ha commentato un analisti, si tratta certamente di un cambiamento molto brusco e potenzialmente destabilizzante, vista la rapidità con cui sono aumentate le tensioni commerciali.
Li lavora per il dipartimento del commercio cinese dal 2010 e ha ricoperto l’incarico di rappresentante della Cina presso l’Organizzazione mondiale del commercio e numerose altre organizzazioni internazionali.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è aperto a un accordo commerciale con la Cina, ma vuole che sia Pechino a fare la prima mossa, ha dichiarato martedì la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. ''La palla è nel campo della Cina: la Cina deve fare un accordo con noi, non siamo noi a dover fare un accordo con loro'', ha affermato.
Dall’insediamento di Trump a gennaio, il presidente ha imposto tariffe cumulative del 145% su tutte le importazioni dalla Cina, tra cui un dazio del 20% presumibilmente correlato al ruolo di Pechino nel commercio del fentanyl. Venerdì la Cina ha reagito con aumenti tariffari pari a un massimo del 125%.
Nell’ambito di un più ampio rimpasto ai vertici di Pechino, la Cina ha anche nominato Chen Xiaodong alla guida dell’agenzia nazionale per gli aiuti umanitari all’estero e Wang Zhizhong a capo dell’Amministrazione nazionale per l’immigrazione.