Ambiente & Sostenibilità

Clima, allarme scienziati: oltre 3.500 specie a rischio estinzione

Redazione
 
Clima, allarme scienziati: oltre 3.500 specie a rischio estinzione

Coralli, uccelli marini, merluzzi e persino le maestose megattere: sono oltre 3.500 le specie animali che stanno affrontando una minaccia critica a causa del cambiamento climatico in atto. Le conseguenze potrebbero essere devastanti per il delicato equilibrio degli ecosistemi.

Clima, allarme scienziati: oltre 3.500 specie a rischio estinzione

L'allarme arriva da uno studio approfondito pubblicato sulla rivista BioScience, condotto dall'Università Statale dell'Oregon, che ha analizzato i dati disponibili per quasi 71mila specie. Finora, le principali cause della perdita di biodiversità sono state l'eccessivo sfruttamento delle risorse e la distruzione degli habitat naturali. Ma il quadro sta cambiando rapidamente.

"Finora, la causa principale della perdita di biodiversità è stata la duplice minaccia dello sfruttamento eccessivo e dell'alterazione dell'habitat, ma con l'intensificarsi del cambiamento climatico prevediamo che questo diventi la terza grande minaccia per gli animali della Terra", ha dichiarato William Ripple, che ha guidato il team di ricerca. Secondo lo studio, i più vulnerabili a questa ondata di cambiamenti sono gli invertebrati marini. "Questi animali sono sempre più vulnerabili a causa della loro limitata capacità di muoversi e di eludere rapidamente condizioni avverse", ha aggiunto Ripple.

Gli esempi purtroppo non mancano. L'aumento della temperatura dell'acqua, per esempio, ha ridotto del 90% la popolazione di molluschi lungo la costa israeliana. L'ondata di calore che ha colpito il Pacifico Nord-occidentale nel 2021 ha provocato la morte di miliardi di piccoli organismi, e quella del 2016 è stata la causa della moria di coralli su ben il 29% della Grande Barriera Corallina australiana.

Gli impatti del riscaldamento globale si stanno facendo sentire in modo trasversale su molte altre classi di animali. Nel 2015 e 2016, circa 4 milioni di urie comuni, una specie di uccello marino, sono morte di fame al largo della costa occidentale del Nord America. La causa? La scarsità di cibo dovuta a un'ondata di caldo estrema, la stessa che ha provocato un calo del 71% nel merluzzo del Pacifico.

Un evento simile è stato probabilmente all'origine della morte di circa 7mila megattere nel Pacifico settentrionale tra il 2012 e il 2021. La ricerca sottolinea come l'accelerazione del cambiamento climatico stia alterando profondamente gli equilibri naturali, ponendo specie diverse di fronte a sfide insormontabili e rendendo urgente un'azione globale per proteggere la biodiversità del nostro pianeta.

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