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Cittadini non comunitari in Italia, crescono i permessi per lavoro e le domande di asilo
Redazione

Al 31 dicembre 2024, i cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno in Italia superano i 3 milioni e 800mila, segnando un aumento del 5,6% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal nuovo Rapporto Istat “Cittadini non comunitari in Italia”, diffuso il 28 ottobre 2025, che delinea un quadro in evoluzione della presenza straniera nel Paese, con segnali contrastanti tra calo degli ingressi e aumento delle richieste di asilo.
Cittadini non comunitari in Italia, crescono i permessi per lavoro e le domande di asilo
Nel 2024 i nuovi permessi di soggiorno rilasciati sono stati 290.119, in flessione del 12,3% rispetto al 2023. A diminuire sono in particolare i permessi per studio (-26,7%) e per famiglia (-18,8%), mentre crescono quelli per lavoro (+3,8%), a conferma della ripresa dei flussi occupazionali. La contrazione complessiva è dovuta soprattutto al calo degli arrivi dall’Ucraina (-54,2%), che aveva segnato un picco nei due anni precedenti. In controtendenza i nuovi ingressi di tunisini (+30,7%) e peruviani (+25,7%), segno di un mutamento nei flussi migratori.
Tra i nuovi permessi per lavoro, che rappresentano il 13,9% del totale, aumentano soprattutto quelli concessi a cittadini indiani (+48%) e tunisini (+79,7%), che da soli coprono oltre due terzi dei nuovi ingressi per motivi occupazionali. La componente femminile, invece, continua a diminuire: -30,3% rispetto al 2023. Lombardia, Campania e Veneto sono le regioni che rilasciano il maggior numero di permessi per lavoro.
Sul fronte delle richieste di asilo, nel 2024 sono state presentate 151.120 domande, 20.555 in più rispetto all’anno precedente (+15,7%). Il 21,7% proviene dal Bangladesh, seguito da Perù e Pakistan. Tuttavia, oltre il 64% delle istanze esaminate è stato respinto dalle Commissioni territoriali, con punte di rifiuti vicine al 90% per cittadini marocchini, egiziani e tunisini. I riconoscimenti più alti si registrano per richiedenti provenienti da Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio.
Le acquisizioni di cittadinanza italiana da parte di cittadini non comunitari, oltre 217mila nel 2024, risultano in lieve crescita (+1,8%). Si confermano prevalenti quelle per residenza e per trasmissione ai minori, mentre calano sensibilmente le cittadinanze per matrimonio (-14,3%), soprattutto tra le donne. Quasi una su quattro delle nuove acquisizioni si concentra in Lombardia, seguita da Emilia-Romagna e Veneto.
La distribuzione territoriale dei cittadini non comunitari continua a favorire il Nord: il 35,7% risiede nel Nord-Ovest, con la Lombardia in testa (25,1% del totale e oltre il 13% nella sola area metropolitana di Milano). Le presenze nel Mezzogiorno, invece, si fermano al 17,1%.
Il rapporto evidenzia anche una progressiva radicazione, più della metà dei soggiornanti, infatti, è presente in Italia da oltre cinque anni, mentre i minori rappresentano il 17,3% del totale. Il 7,3% in più di minori non comunitari è diventato italiano nel 2024 rispetto all’anno precedente, segnale di un’integrazione lenta ma stabile.