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La Cina manda le sue navi a circondare Taiwan, tensione alle stelle

Redazione
Le mire della Cina su Taiwan sono radicate nella storia e non sono cominciate con la fine del Kuomintang e della sua fuga a Taiwan. Pare che documenti cinesi menzionino l'isola per la prima volta nel 239 d.C., quando un imperatore vi inviò una forza di spedizione. Un fatto ammantato di incertezza e leggenda, ma di cui Pechino si serve per sostenere la sua rivendicazione territoriale.
Per questo ciclicamente, i vertici del Partito comunista di Pechino fanno la voce grossa ricordando di considerare Taiwan come un suo territorio che, prima o poi, tornerà a fare parte della madrepatria, anche a costo di un'azione militare potenzialmente deflagrante a livello mondiale, considerato l'attuale scacchiere internazionale.

La Cina manda le sue navi a circondare Taiwan, tensione alle stelle

E la voce grossa viene spesso accompagnata da forti segnali in campo militare, come quello di questi giorni, quando la Cina ha dispiegato una potentissima flotta che, di fatto, ha circondato Taiwan, mostrando la potenza di Pechino e la sua determinazione a onorare l'impegno che dice di avere preso con la sua storia.
Non è certo un caso che le nuove esercitazioni (con l'impiego di 54 mezzi navali e 125 aerei) siano state fatte solo pochi giorni dopo che il presidente taiwanese William Lai aveva pronunciato il suo primo discorso per la festa nazionale rivendicando l'indipendenza dell'Isola come un fatto oggettivo.

Le mire di Pechino però cozzano con il pensiero della maggioranza del taiwanesi che considerano l'isola come una nazione. La situazione è apparentemente in fase di stallo, almeno sino a quando Taiwan non dichiari l'indipendenza dalla Cina, né si unisca alla terraferma, dal il via a reazioni che oggi appaiono buie.
Taiwan (un tempo veniva chiamata Formosa), dopo un periodo relativamente breve come colonia olandese, fu amministrata dalla dinastia Qing cinese, prima di essere ceduta a Tokyo dopo la vittoria del Giappone nella prima guerra sino-giapponese. Dopo la seconda guerra mondiale, il Giappone si arrese e rinunciò al controllo del territorio che aveva preso dalla Cina. In seguito, Taiwan fu ufficialmente considerata occupata dalla Repubblica di Cina , che iniziò a governare con il consenso dei suoi alleati, gli Stati Uniti e il Regno Unito.

Ma negli anni successivi scoppiò in Cina la guerra civile e, nel 1949, quando le truppe di Chiang Kai-shek furono sconfitte dall'esercito comunista di Mao Zedong, il leader, i resti del suo governo del Kuomintang e i loro sostenitori, circa 1,5 milioni di persone, fuggirono a Taiwan. Chiang istituì una dittatura che governò Taiwan fino agli anni '80. Dopo la sua morte, Taiwan iniziò una transizione verso la democrazia e tenne le sue prime elezioni nel 1996.
L'isola ha una sua costituzione, leader eletti democraticamente e circa 300.000 soldati attivi nelle sue forze armate.

Dopo avere rappresentato la Cina in seno all'Onu, Taiwan negli anni '70 cominciò a perdere il sostegno internazionale.
Tanto che nel 1971, l'ONU trasferì il riconoscimento diplomatico a Pechino. Oggi solo dodici Paesi riconoscono Taiwan come entità statutale sovrana, resistendo alla pressione diplomatica di Pechino.
Taiwan ha rifiutato un regime simile a quello di Hong Kong, dopo il passaggio dell'ex colonia britannica sotto la sovranità cinese. Nel gennaio 2024, Taiwan ha eletto presidente William Lai, un uomo che la Cina ha definito "separatista" e come ''il peggiore di tutti''. Gli Stati Uniti mantengono legami ufficiali con Pechino e la riconoscono come l'unico governo cinese ad adottare la "politica di una sola Cina", ma restano anche il più importante sostenitore internazionale di Taiwan.

Washington è tenuta per legge a fornire a Taiwan armi difensive e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che l'America difenderà militarmente Taiwan.
Sotto il presidente Xi, la Cina ha intensificato questa "guerra nella zona grigia" , inviando ripetutamente e in gran numero jet da combattimento cinesi vicino a Taiwan e tenendo esercitazioni militari in risposta agli scambi politici tra Stati Uniti e Taiwan. Nel 2022, le incursioni di aerei da guerra cinesi nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan sono quasi raddoppiate.
Gli Stati Uniti hanno reagito affermando che non vi era alcuna giustificazione per le esercitazioni dopo il discorso "di routine" di Lai e che la Cina avrebbe dovuto evitare ulteriori azioni che potessero mettere a repentaglio la pace e la stabilità nella regione. Taiwan, nel corso dei decenni, è diventata una potenza economica a livello globale. Come conferma la sua leadership nella produzione dei microprocessori, largamente utilizzati ad esempio nelle applicazioni dell'intelligenza artificiale. Un altro dei giganti tecnologici taiwanesi, Foxconn, che produce per conto di aziende globali, quali Apple, Dell, HP e Microsoft, ha tredici impianti in città della Cina, il numero più alto di una società non cinese.
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