Il re della Thailandia ha approvato lo scioglimento del parlamento, aggravando l’instabilità politica nella nazione del sud-est asiatico in vista di un tentativo degli Stati Uniti di salvare un fragile cessate il fuoco con la Cambogia. In un decreto reale, pubblicato oggi, il re Maha Vajiralongkorn ha appoggiato la richiesta del primo ministro Anutin Charnvirakul di sciogliere il parlamento dopo che il suo governo di minoranza non è riuscito a raggiungere un accordo con il partito di maggioranza dell’opposizione, il Partito Popolare, sulle modifiche costituzionali proposte.
Mentre proseguono gli scontri con la Cambogia, sciolto il parlamento thailandese
Secondo la legge thailandese, le elezioni generali devono tenersi entro 45-60 giorni dal decreto.
Secondo quanto riferito, l’opposizione avrebbe minacciato di presentare una mozione di sfiducia dopo che il governo di Anutin aveva insistito per ampliare i poteri dei parlamentari eletti nell’ambito di una prevista revisione costituzionale.
In un post su Facebook pubblicato ieri sera , Anutin ha affermato che avrebbe ''restituito il potere al popolo''.
La svolta è arrivata mentre è ancora altissima la tensione con la Cambogia, nell'ambito di una disputa territoriale. Questa settimana, nel corso di violenti combattimenti e bombardamenti, sono morti, nelle zone di confine, almeno 20 civili, mentre sarebbe alto il numero dei feriti.
Oggi, secondo Anutin, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlerà con i leader dei due Paesi per favorire la cessazione delle ostilità.
Il rischio più grande è che la rottura del cessate il fuoco irriti l’amministrazione Trump, poiché la tregua è stata uno dei conflitti regionali che lui stesso ha rivendicato come merito di aver contribuito a stabilizzare.
Anutin, che ha assunto l’incarico a settembre dopo che Paetongtarn Shinawatra è stata licenziata dalla Corte costituzionale thailandese per una violazione etica relativa alla disputa sulla Cambogia, ha assunto una posizione più dura negli scontri al confine, una mossa che potrebbe alimentare il sostegno nazionalista al suo partito conservatore Bhumjaithai in vista delle elezioni.
Lo scioglimento del parlamento non avrebbe alcun effetto sulle operazioni militari della Thailandia lungo la frontiera, ha dichiarato oggi Anutin.
La seconda economia più grande del Sud-est asiatico ha dovuto fare i conti con una crescita inferiore alle aspettative, con un’espansione di appena l′1,2% nel terzo trimestre, mentre la prolungata crisi politica, l’incertezza sui dazi con gli Stati Uniti e i conflitti di confine hanno pesato sulla fiducia.