I mercati dell’Asia-Pacifico hanno messo a segno una giornata positiva, nella prospettiva che i colloqui tra gli Stati Uniti e i Paesi della regione sui dazi possano portare a nuovi scenari.
Borse: in crescita i mercati asiatici, bene gli indici cinesi
Ieri, ad alimentare le speranze, sono giunte le dichiarazioni del segretario americano al Tesoro, Scott Bessent, che ha parlato di possibili accordi commerciali. Le azioni cinesi hanno ripreso le contrattazioni dopo le festività del Labor Day, in un clima di segnali di un approccio più conciliatorio da parte di Washington e Pechino nella risoluzione delle controversie commerciali, dopo il ricorso a dazi reciproci.
L’indice CSI 300 della Cina continentale è salito dello 0,95%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,67%. Peraltro, l'indice dei direttori degli acquisti dei servizi Caixin della Cina ha toccato il minimo degli ultimi sette mesi a 50,7 ad aprile, rispetto al 51,9 del mese precedente.
In India, l’indice di riferimento Nifty 50 è sceso dello 0,15%, mentre il BSE Sensex è salito dello 0,14% nelle prime contrattazioni. Stabile l'S&P/ASX 200 australiano, mentre i mercati giapponese e sudcoreano sono chiusi per festività.
I future sulle azioni statunitensi sono rimasti pressoché invariati, in attesa dell’inizio della prima riunione di politica monetaria della Federal Reserve da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato dazi ''reciproci'' a inizio aprile. Negli Stati Uniti, durante la notte , le azioni sono scese, con l’ indice S&P 500 che ha concluso un rally durato nove giorni, mentre gli investitori monitoravano gli ultimi sviluppi nel commercio globale.
L’indice generale ha perso lo 0,64% chiudendo a 5.650,38, mentre il Nasdaq Composite ha lasciato lo 0,74% a 17.844,24. Il Dow Jones Industrial Average ha perso 98,60 punti, pari allo 0,24%, attestandosi a 41.218,83.