Altra giornata di passione per i mercati della regione Asia-Pacifico, con i titoli giapponesi a pagare in modo più evidente lo shock delle misure tariffarie adottate da Trump.
Borse: prosegue il calo dei mercati asiatici, gli indici giapponesi a picco
Il principale indice di Tokyo, il Nikkei 225, ha perso il 3,04%; peggio è andata per il Topix è sceso del 5,09%. Il Kospi della Corea del Sud è scivolato dell′1,78% e la società a piccola capitalizzazione Kosdaq ha perso lo 0,87%. Risultati che potrebbero avere risentito della decisione della Corte costituzionale del Paese che ha confermato l’impeachment del presidente Yoon Suk Yeol, estromettendolo dall’incarico e dando il via alla procedura per l'indizione delle prossime elezioni.
L’indice S&P/ASX 200 australiano è sceso del 2,44%, scivolando in territorio di correzione dopo essere sceso dell′11% dall’ultimo massimo di febbraio. I mercati di Hong Kong e della Cina sono chiusi per una festa.
Dopo gli annunci di Trump, i futures statunitensi sono scesi.
Quelli legati all’indice blue-chip hanno perso 100 punti, lo 0,3%, dopo che la media dei 30 titoli è crollata di oltre 1.600 punti nella sessione precedente. I futures S&P 500 e i futures Nasdaq 100 hanno perso entrambi lo 0,2%.
Durante la notte negli Stati Uniti, le tre medie principali sono crollate. L’ S&P 500 è scivolato di nuovo in territorio di correzione, scendendo del 4,84% a 5.396,52. Il Dow Jones Industrial Average è crollato di 1.679,39 punti, del 3,98%, chiudendo a 40.545,93 e il Nasdaq Composite ha perso il 5,97% chiudendo a 16.550,61, registrando il suo calo maggiore da marzo 2020.