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Jonathan Bailey, l’elegante e irresistibile Anthony Bridgerton che ha infiammato il pubblico di Netflix, è stato appena incoronato “Uomo più sexy del mondo 2025” dalla rivista People. L’annuncio, accolto con entusiasmo e una buona dose di ironia, è arrivato nel salotto televisivo di Jimmy Fallon, dove l’attore britannico ha commentato con il sorriso: «Mi sento incredibilmente lusingato, anche se trovo la cosa completamente assurda».
Jonathan Bailey incoronato uomo più sexy del mondo 2025
Bailey, 37 anni, è oggi uno dei volti più amati della scena internazionale, e non soltanto per la bellezza impeccabile da gentiluomo d’altri tempi. Dopo il successo planetario di Bridgerton e la svolta cinematografica con Wicked, il suo nome è diventato sinonimo di fascino intelligente e talento raffinato. Succede così a John Krasinski, che aveva detenuto il titolo nel 2024, e porta con sé un primato storico: è il primo uomo dichiaratamente gay a essere scelto come “Sexiest Man Alive”.
Un riconoscimento che va oltre l’estetica e si trasforma, inevitabilmente, in un segnale culturale. Durante l’intervista, Bailey ha affrontato il tema con l’ironia che lo contraddistingue: «Nel 2025, è bello che People abbia deciso di dare questo titolo a qualcuno che sa davvero cosa significa apprezzare un uomo sexy». Una battuta che, dietro il sorriso, racchiude la consapevolezza di un percorso non sempre facile. L’attore aveva parlato apertamente della propria sessualità già nel 2018, senza proclami ma con naturalezza, difendendo la scelta di mantenere la vita privata “non segreta, semplicemente privata”.
Negli anni successivi, in un’intervista a Attitude, Bailey aveva raccontato le pressioni ricevute agli inizi della carriera, anche da parte di colleghi gay che lo invitavano a non fare coming out per non “limitare” le opportunità professionali. «Era un periodo in cui ero già sereno con me stesso», aveva spiegato, «ma c’era ancora un senso di vergogna diffusa, come se si potesse essere gay ma solo fino a un certo punto». Parole che oggi, rilette alla luce di questo titolo, assumono il sapore dolce della rivincita.
Il suo percorso artistico, d’altronde, parla da solo. Nel 2024 ha fatto impazzire il box office mondiale nei panni del principe Fiyero nel musical Wicked, diventato uno dei film più visti dell’anno. A breve tornerà sul grande schermo con la seconda parte, in uscita a novembre, mentre il pubblico televisivo lo ha applaudito per la performance intensa nella serie Fellow Travelers, che gli è valsa una candidatura agli Emmy. E come se non bastasse, la scorsa estate è apparso in Jurassic World Rebirth, confermandosi una delle presenze più versatili e magnetiche del momento.
Durante il suo intervento a The Tonight Show, Bailey ha confessato divertito di aver condiviso il segreto della vittoria solo con il suo cane Benson, “l’unico con cui potevo fidarmi”. L’adorato amico a quattro zampe apparirà persino con lui nello speciale fotografico di People, in un servizio che promette di essere irresistibilmente tenero.
Ma dietro la leggerezza e il glamour, Bailey resta profondamente legato alle sue origini teatrali. La sua passione per la recitazione è nata quando aveva appena cinque anni, dopo aver visto il musical Oliver! insieme alla nonna. Due anni dopo, era già sul palco della Royal Shakespeare Company, un debutto precoce che prefigurava una carriera solida e raffinata. Quest’anno, il cerchio si è chiuso simbolicamente con il suo ritorno a Londra nei panni di Riccardo II, ruolo che gli ha restituito il piacere di quella scena che non ha mai davvero abbandonato. Parallelamente, Bailey ha costruito un impegno concreto a favore della comunità LGBTQ+.
È fondatore di The Shameless Fund, organizzazione nata per sostenere associazioni e progetti dedicati alla tutela dei diritti e dell’inclusione. «Il mondo LGBT sta attraversando un momento complesso», ha spiegato, «ma incontrare persone che dedicano la vita al cambiamento è straordinario. Mi ispira ogni giorno».
Con la sua eleganza sobria, la voce profonda e quello sguardo che sembra oscillare tra timidezza e carisma, Jonathan Bailey incarna insomma un nuovo tipo di sex symbol. Non più l’uomo da copertina costruito su muscoli e mistero, ma un fascino che nasce dall’intelligenza, dall’ironia e da una gentilezza autentica. È il segno di un’epoca che cambia, dove la sensualità si misura anche nel coraggio di essere se stessi. Del resto, la storia del titolo Sexiest Man Alive, che People assegna dal lontano 1985, è un piccolo specchio dell’evoluzione dei gusti e dei tempi.
Da Mel Gibson a Brad Pitt, da George Clooney a Michael B. Jordan, fino a Patrick Dempsey, ogni vincitore ha raccontato a suo modo l’idea di fascino maschile di un’epoca. Con Jonathan Bailey, quella definizione si arricchisce finalmente di nuove sfumature: eleganza britannica, talento puro e una bellezza che non teme di mostrarsi vulnerabile. E forse è proprio qui il segreto del suo irresistibile charme. Perché, in fondo, nulla è più sexy di un uomo che non ha bisogno di nascondersi dietro un ruolo per essere se stesso.