Economia
Banco BPM, utile di 1,66 miliardi nei primi nove mesi 2025 e CET1 al 13,5%
Redazione

Banco BPM chiude i primi nove mesi dell’anno con risultati record e conferma la solidità del proprio modello di business. L’utile netto consolidato si attesta a 1,665 miliardi di euro, in linea con i massimi storici e in crescita del 17% su base omogenea, mentre l’indicatore patrimoniale CET1 ratio fully phased raggiunge il 13,52%, ben al di sopra della soglia di piano del 13%. La banca ha già realizzato l’85% della guidance 2025, pari a circa 1,95 miliardi, e annuncia un interim dividend da 700 milioni, con cedola di 0,46 euro per azione, in pagamento il 26 novembre.
Banco BPM, utile di 1,66 miliardi nei primi nove mesi 2025 e CET1 al 13,5%
La performance, approvata dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Massimo Tononi, conferma la capacità del gruppo guidato da Giuseppe Castagna di generare valore per gli azionisti, anche in un contesto macroeconomico caratterizzato da incertezze geopolitiche e tassi in discesa. Il cost/income ratio migliora al 45,5%, il costo del rischio scende a 34 punti base e i proventi operativi crescono del 5% a 4,48 miliardi di euro, trainati dalle commissioni nette, salite a 1,83 miliardi (+18%), grazie anche al consolidamento di Anima Holding.
Proprio l’acquisizione di Anima, perfezionata ad aprile 2025, si è rivelata un’operazione strategica, Banco BPM Vita detiene ora l’89,9% del capitale del gruppo di risparmio gestito, integrato nel modello “capital light” che unisce fabbriche prodotto e distribuzione. La nuova struttura ha contribuito a portare i proventi non da interessi al 49% dei ricavi totali, avvicinando il target 2027 del 50%.
Sul fronte creditizio, la banca ha erogato 21 miliardi di nuovi prestiti (+39%), di cui +57% ai privati e +44% alle imprese, mantenendo al contempo un’elevata qualità del portafoglio. I crediti deteriorati netti scendono all’1,37% del totale impieghi, e solo allo 0,77% escludendo quelli garantiti dallo Stato. Le sofferenze nette rappresentano appena lo 0,1% dei crediti netti, mentre il default rate annualizzato cala allo 0,81%, confermando la disciplina prudenziale del gruppo.
La raccolta complessiva raggiunge 134,6 miliardi di euro (+4,7% su base annua) e la raccolta indiretta tocca 279,9 miliardi, in aumento del 6,6%, grazie anche all’apporto di Anima. Gli impieghi netti a clientela si attestano a 98,8 miliardi, con un portafoglio concentrato per il 75% nel Nord Italia e fortemente garantito (oltre il 50% delle esposizioni corporate).
Sul piano ESG, Banco BPM prosegue nella strategia di finanza sostenibile. Nei primi nove mesi sono stati erogati 5,7 miliardi di nuovi finanziamenti low-carbon, emessi due social bond per 1,25 miliardi e, a ottobre, il primo European Green Bond italiano da 500 milioni. La banca migliora anche i propri rating di sostenibilità, MSCI “AA”, ISS Prime “C”, S&P Global 59/100, e registra un aumento delle donne manager al 31,8%.
Nel frattempo, le principali agenzie di rating (S&P, Moody’s, Fitch e DBRS) hanno tutte alzato l’Outlook a “Positive”, riconoscendo la solidità del profilo di credito e la capacità di crescita del gruppo. Il Total Capital Ratio supera il 17%, mentre la liquidità si mantiene elevata (LCR 157%, NSFR 126%).
Banco BPM continua inoltre a innovare in ambito digitale, con oltre 1,75 milioni di clienti dotati di digital identity, più del 30% dei nuovi conti aperti online e una quota di operazioni su app mobile (27%) ormai doppia rispetto a quelle in filiale.