Le azioni di Toyota hanno registrato oggi un forte arretramento, dopo che la controllata Hino Motors ha accettato, nell'ambito di un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, di pagare 1,6 miliardi di dollari per risolvere il contenzioso legato alla contestata accusa di frode sulle emissioni. Le azioni Toyota hanno perso il 2,53%.
Usa: Hino Motors pagherà 1,6 miliardi per frode sulle emissioni, le azioni di Toyota calano
Hino Motors, secondo le autorità statunitensi, avrebbe falsificato per anni i dati sulle emissioni per ottenere un vantaggio sui concorrenti. Il produttore giapponese di camion e motori è stato accusato di frode presso il tribunale distrettuale statunitense di Detroit per aver venduto illegalmente negli Stati Uniti, dal 2010 al 2022, 105.000 motori diesel per impieghi pesanti che non rispettavano gli standard sulle emissioni.
Nello specifico, l'accordo con il Dipartimento di Giustizia, che deve ancora essere approvato da un giudice, prevede una sanzione penale di 521,76 milioni di dollari, 442,5 milioni di dollari di sanzioni civili alle autorità statunitensi e 236,5 milioni di dollari alla California.
In un rapporto del 2022, una commissione incaricata dall'azienda ha affermato che Hino aveva falsificato i dati sulle emissioni di alcuni motori risalenti almeno al 2003.
Accettando di dichiararsi colpevole, Hino per un periodo di cinque anni non potrà importare negli Stati Uniti alcun motore diesel di sua produzione e di attuare un programma completo di conformità ed etica, hanno affermato il Dipartimento di Giustizia e l'Agenzia per la protezione dell'ambiente.
Secondo la procura, le "azioni dell'azienda hanno portato a enormi quantità di inquinamento atmosferico eccessivo e hanno rappresentato una palese violazione delle leggi nazionali in materia di ambiente, tutela dei consumatori e importazioni".