La filiera italiana dei carburanti compie un passo strategico verso maggiore integrazione e innovazione con la fusione tra Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano. L’operazione, annunciata oggi a Roma nel corso dell’evento “Insieme per il futuro” presso la sede centrale di ACI, punta a rafforzare la rappresentanza delle imprese associate e a guidare il settore verso nuove opportunità, in un contesto segnato anche dalla recente decisione della Commissione europea di revocare lo stop ai veicoli endotermici inizialmente previsto per il 2035.
Fusione Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano
Le imprese riunite nella nuova associazione coprono circa il 75% del fabbisogno nazionale di prodotti petroliferi ed energetici e gestiscono il 50% delle stazioni di servizio presenti sulla rete italiana, pari a oltre 12.000 punti vendita. L’obiettivo dichiarato della fusione è creare una struttura più coesa e capace di rappresentare l’intera filiera dei carburanti, dai prodotti tradizionali ai low carbon fuels (LCF), passando per biocarburanti e gas per autotrazione.
L’incontro di oggi è stato aperto dall’intervento di Lisa Orlandi, economista petrolifera di Ricerche Industriali ed Energetiche (RIE), e introdotto da Andrea Rossetti, Presidente di Assopetroli-Assoenergia, e Flavio Merigo, Presidente di Assogasmetano. I due presidenti hanno dialogato sul significato strategico della fusione, anticipando gli interventi istituzionali, tra cui quello del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci e il video messaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
“Con questa fusione diamo vita a un’associazione più forte, coesa e capace di rappresentare l’intera filiera dei carburanti, valorizzando le imprese sia nel settore tradizionale che in quello dei biocarburanti e del gas per autotrazione”, ha dichiarato Andrea Rossetti. “L’integrazione con Assogasmetano non è solo un’operazione organizzativa, ma una scelta strategica per rafforzare la nostra capacità di advocacy, garantire continuità gestionale, ottimizzare i servizi agli associati e sostenere una transizione energetica del Paese che sia ordinata e non ideologica”.
Flavio Merigo ha sottolineato l’opportunità per le imprese del biometano: “La fusione con Assopetroli-Assoenergia rappresenta anche per le imprese del settore del biometano un’opportunità concreta di crescita e visibilità, oltre che di partecipazione attiva al percorso di decarbonizzazione del Paese. Una questione, quella dell’importanza dei carburanti sostenibili, che abbiamo condiviso anche con il ministro Pichetto Fratin, che ringraziamo per aver posto il tema a Bruxelles. In tale scenario, il nuovo assetto associativo permette di continuare il percorso intrapreso e mettere a sistema competenze, esperienze e servizi; è un momento storico per il settore, che dimostra come l’unità possa trasformarsi in innovazione e capacità di incidere sulle scelte strategiche e normative”.
L’evento ha incluso anche una tavola rotonda dedicata alla riflessione strategica sul ruolo dei biocarburanti nella transizione energetica, alla quale hanno partecipato Giovanni Perrella, Esperto Senior della Segreteria Tecnica del Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Attilio Punzo, Direttore Direzione Riconoscimento Incentivi e Titoli del GSE, Dario Falchi, Amministratore Delegato di Retitalia S.p.A., e Stefano Fiorini, Amministratore Delegato di Iter s.r.l.