L'economia della Lombardia nel 2024 ha mostrato un andamento complesso, caratterizzato da una flessione della produzione industriale e da una crescita del settore dei servizi, con l'export che ha raggiunto un nuovo record storico. Il mercato del lavoro ha registrato un numero di occupati senza precedenti, pur evidenziando segnali di rallentamento.
Assolombarda: manifattura in calo nel 2024, servizi in crescita, export record a 164 miliardi
Questi sono i principali dati emersi dal "Booklet economia" del Centro Studi Assolombarda. Il settore manifatturiero ha subito una contrazione del -0,8%, un dato in linea con la generale debolezza dell'industria a livello europeo, in particolare in Germania. Tuttavia, la Lombardia ha registrato una performance migliore rispetto alla media nazionale, che ha segnato una flessione più marcata del -3,7%. Nonostante il calo della produzione, il valore dell'export ha superato i 164 miliardi di euro, registrando un aumento del +0,6%. Alcuni settori hanno mostrato risultati particolarmente positivi. L'elettronica ha registrato la crescita più alta nelle esportazioni, mentre il comparto chimico-farmaceutico e alimentare ha mantenuto una buona performance. Di contro, il settore della moda ha subito una significativa contrazione. Sul fronte geografico, le esportazioni verso la Germania sono diminuite di 462 milioni di euro e quelle verso gli Stati Uniti hanno segnato un calo di 507 milioni di euro.
"I numeri del Centro Studi di Assolombarda dimostrano, ancora una volta, la solidità del tessuto produttivo del territorio: il record storico dell'export, così come il massimo storico di occupati, sono ottime notizie", ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda. "Ma l'arretramento della manifattura non va trascurato. Se è vero che influiscono la recessione tedesca, il quadro geopolitico instabile e i dazi annunciati, dobbiamo agire al più presto per abbassare il costo dell'energia e stimolare gli investimenti, mettendo più risorse su strumenti come Industria 4.0. Rilanciare l'industria manifatturiera, cuore pulsante della nostra economia e leva strategica per competere sui mercati globali, deve essere la priorità".
Il comparto dei servizi ha confermato il suo ruolo centrale nella crescita economica lombarda, con un incremento del fatturato del +3,1% a valori correnti. Pur risultando inferiore alla media nazionale del +3,5%, il dato è in linea con la crescita registrata in Germania. I settori più dinamici sono stati quelli dell'ospitalità e della ristorazione, con un incremento del fatturato del +4%, seguiti dai servizi alle imprese. I servizi alle persone hanno registrato una crescita più moderata (+2,6%), mentre il commercio ha subito una contrazione del -1%. Il numero di occupati in Lombardia ha raggiunto un nuovo massimo storico di 4,54 milioni, con una crescita del +0,8% rispetto al 2023. Il tasso di occupazione ha toccato il 69,4%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 3,7%. L'espansione dell'occupazione è stata trainata soprattutto dal terziario, con un incremento nel settore dei servizi knowledge intensive e nel comparto commercio, alberghi e ristorazione. Tuttavia, il rallentamento della crescita occupazionale nel corso dell'anno e l'aumento del 22,6% delle ore di CIG autorizzate suggeriscono un potenziale raffreddamento del mercato del lavoro nei prossimi mesi. Nonostante i dati positivi, permangono criticità strutturali come la disparità di genere nel tasso di occupazione e l'elevata incidenza del lavoro a tempo parziale tra le donne.
Nel dettaglio, Milano ha registrato una crescita della produzione manifatturiera dell'1,1% annuo, superiore alla media regionale, ma l'export è rimasto sostanzialmente stabile (-0,2%). I settori alimentare e meccanico hanno mostrato buone performance, mentre la moda ha registrato un calo. Il fatturato dei servizi ha segnato un aumento del +3,6%, superiore alla media regionale. Il mercato del lavoro ha visto una crescita dell'occupazione del +1,9%, con un tasso di occupazione salito al 71,7%. La disoccupazione è rimasta stabile al 4,6%. La produzione manifatturiera a Monza e Brianza ha registrato una lieve contrazione del -0,3%, mentre l'export ha segnato un incremento del +5,8%, trainato dai settori farmaceutico (+23,4%) ed elettronico (+14,7%). Il mercato del lavoro è rimasto stabile, con un tasso di occupazione al 70,8% e un leggero aumento della disoccupazione al 3,3%. Lodi ha registrato una forte espansione economica, con una crescita della produzione manifatturiera del +2,9% e un balzo dell'export del +21%, grazie soprattutto alla performance dell'elettronica (+37,9%). I servizi hanno visto un incremento del fatturato del +4,3%. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,5%, tra i più bassi della regione. Infine Pavia ha registrato una contrazione della produzione manifatturiera del -1,5%, mentre l'export è cresciuto del +3%. L'occupazione è aumentata marginalmente (+0,4%), ma le ore di CIG autorizzate hanno subito un'impennata del +66,5%, segnalando difficoltà nel mercato del lavoro.