L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una pesante multa a Ryanair, sanzionando la compagnia aerea con un’ammenda di oltre 1,34 milioni di euro. La decisione, presa lo scorso 9 luglio, arriva al termine di un’indagine avviata a settembre 2023 per presunto abuso di posizione dominante nella vendita dei biglietti.
Antitrust sanziona Ryanair per 1,34 milioni di euro: “Informazioni fuorvianti”
Secondo l’Autorità, Ryanair avrebbe fornito “informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti” ai consumatori, violando l’articolo 14, comma 5, della legge 287/1990. Una sanzione, questa, che si aggiunge a un precedente provvedimento del novembre 2024, quando la compagnia si era impegnata a rimborsare più di 1,5 milioni di euro ai passeggeri per servizi extra, come il check-in in aeroporto o l’opzione “priorità e bagaglio a mano”.
La risposta di Ryanair non si è fatta attendere. Con una nota ufficiale, il vettore ha immediatamente annunciato che impugnerà la decisione dell’Antitrust, etichettando l'indagine come “fallimentare”. Un portavoce della compagnia ha dichiarato: “L’Autorità per la concorrenza tenta ora di coprire questo fallimento sostenendo falsamente che semplici documenti interni di reportistica costituiscano un 'business plan' di Ryanair per l’Italia”. Ha inoltre aggiunto che l’Antitrust avrebbe “erroneamente affermato che Ryanair avrebbe 'omesso' di fornire tale presunto 'business plan' all’AGCM”.
La compagnia ha ribadito di aver “collaborato pienamente a questa imbarazzante, ma fallimentare indagine dell’AGCM e farà ricorso per annullare questa sanzione priva di fondamento”. Ryanair ha difeso strenuamente il proprio “modello di distribuzione diretta al consumatore”, ricordando che la Corte d’Appello di Milano lo aveva definito, a gennaio 2024, “indubbiamente per i consumatori”.
Il portavoce ha concluso la sua dichiarazione sottolineando che “Ryanair ha numerosi accordi distributivi sia con agenzie di viaggio online autorizzate (OTA) sia con agenzie di viaggio tradizionali italiane, che garantiscono trasparenza dei prezzi e impediscono ai consumatori di pagare tariffe eccessive”.